Con un'architettura solare passiva e l'impiego di energia rinnovabile, l'Indira Paryavaran Bhavan è il primo esempio indiano di edilizia sostenibile a consumo zero
Il primo edificio del Paese ad aver raggiunto gli standard internazionali di “Energia Zero” è l’Indira Paryavaran Bhavan di New Delhi. Ad un anno dalla sua costruzione, l’edificio ha dimostrato di essere in grado di risparmiare sui consumi garantendo comfort e qualità interna, il tutto grazie all’integrazione tra il design sostenibile e l’utilizzo di impianti per la produzione energetica rinnovabile.
L’edificio è occupato da una delle sedi governative del Ministry of Environment & Forests ed ha ricevuto le 5 stelle della certificazione Green Rating for Integrated Habitat Assessment [GRIHA] riservata all’edilizia sostenibile grazie alle numerose soluzioni green adottate:
- – partendo dalla progettazione passiva solare dell’architettura che ha permesso di sfruttare il 75% dell’illuminazione naturale per ridurre i consumi;
- – con 930 kW di picco installati sulla copertura, l’edificio è ufficialmente dotato del più grande impianto fotovoltaico tra gli edifici multipiano del Paese;
- – la completa accessibilità alla struttura anche alle persone disabili;
- – l’utilizzo dell’energia geotermica per il sistema HVAC;
- – la riduzione dei consumi del 40% grazie all’utilizzo di sistemi di condizionamento a travi fredde, delle ventilazione naturale e di impianti ad alta efficienza.
L’edificio Indira Paryavaran Bhavan inoltre è stato costruito utilizzando materiali ecologici e locali, come i mattoni di ceneri volatili (Fly ash brick), materiali riciclabili, isolante in lana di roccia e l’impiego di un materiale composito formato da bamboo e iuta per la realizzazione degli infissi e delle persiane.
I consumi idrici sono stati ridotti grazie all’impiego di apparecchiature a flusso ridotto, al riciclaggio delle acque di scarico per mezzo di appositi trattamenti specifici, la raccolta dell’acqua piovana e la scelta di giardini esterni sempreverdi in grado di sopravvivere senza essere annaffiati.
Anche se a livello estetico l’aspetto di questo edificio è piuttosto invasivo, le potenzialità che racchiude la struttura sono numerose.