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Al via la nuova Anagrafe dell’Edilizia scolastica

edilizia scolastica(Rinnovabili.it) – Dopo quasi 20 anni di attesa è finalmente arrivato il via libera definitivo per l’aggiornamento del Sistema Nazionale delle Anagrafi dell’Edilizia Scolastica (Snaes) del Miur.

Durante la riunione  della Conferenza Unificata di ieri, è stato approvato “l’accordo che consentirà alle Regioni, a partire dal 1 dicembre, di inserire in un’apposita piattaforma informatica tutti i dati relativi al patrimonio edilizio scolastico di competenza degli Enti locali”.

Dopo il Piano di edilizia Scolastica promosso dal Governo Renzi ed i molteplici appelli delle principali associazioni di settore, è emersa chiaramente la necessità di una riqualificazione sostanziale del patrimonio di edilizia scolastica, oramai diventato obsoleto, insicuro e poco efficiente.

Come sottolineato dal il Sottosegretario all’Istruzione, Università e Ricerca, Davide Faraone, “l’obiettivo dello Snaes sarà quello di censire l’intero patrimonio dell’edilizia scolastica del nostro Paese e acquisire informazioni relative alla consistenza, alla situazione e alla funzionalità degli edifici”, condizioni che paradossalmente non sono ancora mai state prese in esame dettagliatamente, lasciando in balia del tempo proprio quelle strutture che, per prime, dovrebbero ispirare fiducia.

I sistema della nuova anagrafe permetterà quindi di individuare le priorità indirizzando le risorse in maniera puntuale e trasparente e, soprattutto, verificandone successivamente l’effettiva buona riuscita.

“Gli edifici scolastici – aggiunge – saranno “schedati” e finalmente potremo avere un quadro chiaro dello stato dell’edilizia delle nostre scuole. Per decidere è necessario conoscere. Avere i dati è un passaggio fondamentale per pianificare le azioni e gli investimenti e per intervenire in modo più puntuale e mirato”.

Nonostante dal prossimo lunedì gli Enti Locali saranno chiamati ad inserire i dati nel sistema Snaes, mancano all’appello ancora sei Regioni (Sicilia, Sardegna, Lazio, Basilicata, Molise, e Campania) che, secondo quanto comunicato dalla Conferenza Unificata,  si sarebbero “impegnate” a trasmettere i propri dati nei prossimi mesi.

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