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Econtainer: in Israele un eco ponte con i container riciclati

Un eco ponte fa da ingresso al parco energeticamente autosufficiente di Tel Aviv. 29 container riciclati sono assemblati per formare una passerella sostenibile colorata e ad impatto 0.

Econtainer: in Israele un eco ponte 100% riciclato

 

(Rinnovabili.it) – Un eco ponte formato da container riciclati sta per essere costruito in Israele. Il progetto degli architetti  Yoav Messer Architects ha vinto il primo premio nella gara di progettazione Ariel Sharon Park Competition grazie all’idea geniale di riutilizzare le attrezzature per i trasporti per formare una passerella coperta sostenibile e perfettamente in armonia con l’anima del parco a cui fa da ingresso.

Il ponte lungo 160 metri connetterà la Lod Road, che va dalla zona orientale di Tel Aviv al villaggio Bnei Atarot, con l’Hiriya Mountain Park. Il parco progettato dall’architetto tedesco Peter Latz ha trasformato una discarica dismessa nel 1998 in uno spazio verde energeticamente autonomo, che grazie all’energia dei rifiuti sepolti riesce a produrre l’elettricità necessaria all’illuminazione e agli impianti.

Econtainer: in Israele un eco ponte 100% riciclato

 

 

Econtainer fa da passerella di ingresso al parco ecologico e con un percorso leggermente in salita attraversa due piccoli corsi d’acqua. L’eco ponte sarà aperto a pedoni, ai ciclisti e a degli speciali veicoli che faranno da navetta per il trasporto pubblico. Degli aggetti in posizioni strategiche faranno da balconi per dotare di uno spazio di sosta la passeggiata e permettere la vista della natura circostante.

La composizione di 29 container dismessi dal commercio marino prevede gruppi da 4  o da 6 intervallati da moduli orientati in senso opposto che vanno a formare le terrazze. Un sistema di schermi è installato per informare i visitatori sulle caratteristiche del parco, sui progetti e gli eventi previsti.

 

Econtainer: in Israele un eco ponte 100% riciclato

 

Il contatto con il suolo è minimizzato e la sequenza di container appoggia su quattro sostegni formati da quattro pilastri di acciaio. La possibilità di costruire l’eco ponte off site ed assemblarlo in cantiere permette di ridurre al minimo l’impatto con il contesto e la modularità degli elementi fa sì che la sostituzione di eventuali parti danneggiate avvenga in tempi brevissimi.

La pavimentazione del ponte sarà in legno per ricordare l’anima green e rinnovabile che ha ispirato la progettazione dell’elemento architettonico che farà parte di un vasto complesso sostenibile. L’area oltre alla passerella di container e al parco sulla ex discarica ospita anche l’Ariel Sharon Ayalon Park, un sistema di scavi e terrazzamenti che vuole simboleggiare un corridoio umanitario nella pianura in cui scorre il fiume Ayalon.

 

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