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Economia verde mondiale, arranca l’impegno climatico

Nella seconda giornata degli Stati Generali della Green economy, riflettori puntati sul palcoscenico mondiale

Economia verde mondiale

 

I trend dell’economia verde mondiale

(Rinnovabili.it) – Aumentano le emissioni legate all’energia, si riduce la biodiversità mentre gli eventi meteorologici estremi diventano più violenti e frequenti e continua a crescere il numero dei migranti climatici: se si dovesse valutare il progresso verde del Pianeta dall’impegno climatico profuso negli ultimi due anni, il giudizio sarebbe abbastanza sfavorevole. Ma non tutti i dati del biennio 2017-2018 sono negativi. Tecnologia e innovazione sostenibile stanno acquistando sempre più spazio nel mercato mondiale: le energie rinnovabili dominano le nuove aggiunte di capacità grazie a costi sempre più bassi e gli analisti di settore pronosticano che l’attuale exploit durerà negli anni a venire.

 

A indagare i trend dell’economia verde mondiale sono stati i partecipanti dell’ultima giornata degli Stati Generali della Green economy, in corso a Ecomondo 2018. Si è partiti da un dato: nel 2017 a livello globale si è verificato un aumento inatteso delle emissioni di carbonio dalla combustione di fossili per fini energetici dell’1,5% (leggi anche Emissioni di carbonio, IEA: “Nuovo record nel 2018”). “Questo aumento delle emissioni di carbonio dopo tre anni di stabilità o diminuzione – ha affermato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – lancia un segnale preoccupante, soprattutto rende sempre più stretta la finestra per tener fede all’ accordo di Parigi che ha disegnato la traccia dell’impegno necessario per tutto il ventunesimo secolo”.

 

Per superare i trend negativi internazionali è necessario integrare gli obiettivi ambientali a quelli di sviluppo tecnologico ed economico, percorso in parte già iniziato. Globalmente, infatti, gli investimenti su base annua nella generazione di energia da fonti rinnovabili hanno superato quelli nei combustibili fossili. Non solo. Sta continuando a crescere il movimento di divestment mondiale: al 2017 ben 800 soggetti istituzionali e privati risalutavano aver disinvestito dai fossili 6.000 miliardi di dollari. Sono inoltre emerse nuove opportunità per finanziare progetti legati alla green economy, come ad esempio l’aumento del numero di istituti finanziari che stanno emettendo obbligazioni green. L’Unep ha dato vita nel 2014 a un progetto internazionale denominato Inquiry attraverso il quale sostenere gli sforzi nazionali e internazionali indirizzati a spostare gli ingenti investimenti necessari a promuovere una green economy inclusiva.