L'agricoltura urbana come vettore per rinsaldare la comunità. Ma anche fotovoltaico, eolico, riuso dei materiali e climatizzazione naturale. Ecco l'ambizioso progetto che vuole rivoluzionare la capitale della Giordania
(Rinnovabili.it) – Da ecomostro a trampolino per rilanciare il greenbuilding in tutta la Giordania. È il destino del Jordan Gate Project, due torri di uffici di 180 m mai terminate nel bel mezzo della capitale Ammam. Almeno, è il destino in cui spera l’architetto Hanna Salameh. Da poco ha presentato il suo ambizioso progetto di riqualificazione che le trasformerebbe in una gigantesca fattoria verticale.
Ventilazione naturale, efficienza energetica, riciclo e riuso dei materiali, interazione con la comunità, fattorie urbane e cibo a km zero. In pratica tutto quello che si potrebbe ipotizzare, sulla carta, per riconvertire quelle due torri in modo sostenibile. Il nuovo progetto prende il nome di Jordan Gate Park e deve ancora superare la fase più complicate: ricevere il via libera dalle autorità giordane.
La storia di questi due grattacieli di acciaio e vetro era incominciata storta già dall’inizio – sorte su un parco cittadino, il cui terreno dalla sera alla mattina aveva cambiato misteriosamente destinazione d’uso – poi i morsi della crisi hanno bloccato i lavori prima dell’inaugurazione. Ma se fossero stati aperti, per il quartiere sarebbe peggiorata ancora, visto che l’area non poteva supportare a livello infrastrutturale la nuova mole di traffico generata dagli immensi e affollati uffici.
Il progetto di Salameh inverte decisamente la rotta. Il primo passo è rimuovere il vetro che ora avvolge le due torri, 25.000 pannelli che saranno riutilizzati sia in sito (per gli stand degli agricoltori urbani lì ospitati) che altrove nella capitale, ad esempio come pensiline alle fermate del trasporto pubblico. Sulle facciate rivolte a sud verranno installati 1.500 moduli fotovoltaici.
Meno vetro significa meno guadagno solare, ma per il clima rovente della Giordania ancora non basta. Perciò Salameh intende riconvertire alcuni dei pozzi progettati per gli ascensori in wind tower per convogliare l’aria calda verso l’alto ed espellerla. Prima, però, può alimentare alcune turbine eoliche.
La parte del progetto rivolta alla comunità invece è imperniata sull’urban farming. L’idea è di trasformare queste torri in enormi fattorie verticali in centro ad Amman, per una superficie coltivabile totale di 200.000 mq rigorosamente riservata al biologico.