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Ecomondo, Sviluppo Sostenibile: S.I.P.A Spa premiata per la categoria “circular economy”

L’azienda del Gruppo Zoppas ha ottenuto il riconoscimento per la categoria “circular economy” nell’ambito del Premio Sviluppo Sostenibile 2019 grazie ad un innovativo impianto di riciclo del PET

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Credit: Sipa

Ritirando il Premio per lo Sviluppo Sostenibile, Gianfranco Zoppas ha evidenziato alcuni necessari interventi per lo sviluppo della circul economy italiana

(Rinnovabili.it) – Ospitata da Fiera Rimini dal 5 all’8 novembre, la 23esima edizione di Ecomondo ha visto la partecipazione di numerose ed importanti aziende provenienti da tutto il mondo, lì riunitesi per la discussione e la presentazione di nuove e più ecologiche tecnologie.
Tra queste, anche l’Italiana S.I.P.A Spa del Gruppo Zoppas che, grazie ad un innovativo progetto di riciclo del PET, ha ottenuto il riconoscimento per la categoria “circular economy” nell’ambito del Premio Sviluppo Sostenibile 2019, istituito per l’undicesimo anno consecutivo dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dall’Italian Exhibition Group. 

L’azienda di Vittorio Veneto è stata premiata per l’impianto “XTREME RENEW”, sistema per la produzione di preforme per uso alimentare contenenti il 100% di PET riciclato partendo da scaglie. Un metodo particolarmente vantaggioso sia dal punto di vista economico che ambientale poichè, esaurendosi  in un unico processo produttivo, consente un significativo taglio ai consumi di energia e alle emissioni di C02 in atmosfera.

 

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Siamo molto orgogliosi di ricevere un riconoscimento così prestigioso come il premio dello sviluppo sostenibile – ha dichiarato Gianfranco Zoppas, presidente di Zoppas Industries -. La nostra azienda è in prima linea sulla frontiera della green economy e con noi tante altre aziende italiane che, grazie a innovazione, ricerca e tanta passione lavorano per fare economia nel rispetto dell’ambiente”.

Ricevendo il premio, Zoppas ha però evidenziato la necessità da parte delle Istituzioni di apportare alcune fondamentali modifiche all’attuale regolamentazione in fatto di riciclo e riutilizzo, necessario a permettere ulteriori investimenti e sviluppi. “Se l’impresa italiana è avanti – ha detto – lo stesso ancora non si può dire per le istituzioni, che devono riconoscere e facilitare questa nostra ‘naturale’ capacità di fare economia circolare. In particolare, noi chiediamo alle istituzioni un maggior impegno per migliorare la qualità della raccolta della plastica; di eliminare l’incomprensibile limite del 50% all’uso di plastica riciclata nei contenitori alimentari, consentendo la produzione di bottiglie al 100% di rpet, come avviene in tutto il resto d’Europa; di usare la leva fiscale per incentivare e stimolare l’uso dei prodotti riciclati rispetto a quelli di plastica vergine. E quindi no a una plastic tax lineare che serva solo a fare cassa e sì a interventi per orientare verso consumi responsabili. Noi – ha concluso Zoppas – abbiamo messo la tecnologia, i capitali e la fantasia: ora sta alle istituzioni favorire questo processo e consentirci di fare in Italia quello che già facciamo in Giappone, in Brasile negli Stati Uniti”. 

 

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