È formato solo da argilla, sabbia marina e un agente biocida, e il suo processo di produzione rilascia in atmosfera soltanto vapore acqueo. Il nuovo materiale è capace di intrappolare i batteri e evitare la contaminazione
(Rinnovabili.it) – Ingabbia batteri e funghi e non li lascia riprodurre né muoversi. È versatile e può aderire a materiali e superfici più disparati. L’ultimo arrivato nella lista degli ecomateriali è un geopolimero a basso costo con proprietà antibatteriche. La nuova tecnologia è stata sviluppata dai ricercatori dell’Università Michoana de San Nicolàs de Hidalgo, in Messico.
Si tratta di una resina inorganica che rientra nella categoria dei geopolimeri, cioè quei materiali sintetici che derivano da silicati e, tra i tanti usi, possono sostituire il cemento. L’Antibac – così è stato battezzato il materiale dai tecnici di laboratorio – è costituito soltanto da argilla, sabbia di mare e un agente biocida. Inoltre anche il processo di sintesi di questo ecomateriale è sostenibile, dal momento che non disperde nell’atmosfera nessun particolato o composto organico, ma soltanto vapore acqueo.
Come funziona questo ecomateriale antibatterico? “Se qualcuno starnutisce su un tavolo – spiega il dottor Jose Rubio, direttore della ricerca – i batteri rimangono sulla superficie e possono trasferirsi su qualsiasi oggetto entri in contatto. In questo senso ogni superficie tradizionale è un vettore di agenti patogeni”. L’Antibac al contrario, grazie alla sua particolare struttura, intrappola i microbi in una specie di gabbia formata da microcristalli antibatterici. Quando un qualsiasi agente patogeno entra in contatto con questa superficie resta per così dire bloccato, a causa della grande affinità tra batteri e microcristalli, e non può contaminare altri oggetti. Basta poi una semplice pulizia per rimuovere il tutto.