Rinnovabili • Ecolight Rinnovabili • Ecolight

Raee: Ecolight conferma il presidente Walter Camarda

L’imprenditore varesino rimane alla guida del Consorzio nazionale per la gestione dei RAEE, delle pile e rifiuti professionali. «Potenziamento della raccolta con strumenti prossimità e servizi alle imprese, queste le linee guida per il prossimo triennio

Ecolight

 

La strada intrapresa è confermata. Ecolight, consorzio nazionale per la gestione dei RAEE, delle pile e dei rifiuti professionali, ha scelto la continuità. Al termine dell’assemblea dei soci che ha rinnovato la fiducia nel Consiglio di Amministrazione uscente, Walter Camarda è stato riconfermato alla presidenza. «Sono onorato della rinnovata fiducia che mi è stata data», commenta il numero uno di Ecolight, Camarda. «Un segno di continuità in un momento particolarmente delicato per il nostro settore. Diverse sono le sfide sul tavolo; sfide che Ecolight ha già fatto proprie rafforzando la propria struttura e realizzando un sistema di gestione dei rifiuti improntato sui principi di efficienza e professionalità».

 

63 anni, amministratore delegato e titolare della Castaldi Lighting che ha sede a Cassano Magnago (VA), Camarda rilancia l’azione del consorzio per i prossimi tre anni di mandato. «Ecolight è nato nel 2004 quanto il tema della gestione dei rifiuti elettronici era agli albori. Oggi i RAEE rappresentano una sfida importante sul piano ambientale, non solamente perché sono i rifiuti che crescono con il tasso maggiore, ma anche perché sono ricchi di materie prime seconde che possono trovare un ampio utilizzo nella produzione di nuovi oggetti. L’impegno per Ecolight deve quindi essere duplice: da una parte continuare ad assicurare una corretta gestione dei rifiuti raccolti, dall’altra potenziare la capacità di raccolta andando incontro ai cittadini e mettendoli nelle condizioni migliori affinché la gestione dei rifiuti elettronici inizi da un corretto conferimento».

 

>>Il percorso italiano dei RAEE, tra obiettivi e criticità<<

 

Consorzio no profit che rappresenta più di 1.700 aziende, Ecolight si è presentato all’appuntamento assembleare forte dei dati in crescita. «Nell’ultimo triennio i RAEE gestiti sono aumentati del 26% arrivando a superare le 23mila tonnellate e sono raddoppiati i volumi dei servizi professionali dedicati alle aziende. Al contempo, sono diminuite le missioni effettuate, quale risultato del lavoro di ottimizzazione e di contenimento dei costi che è stato fatto», ricorda Camarda. Due le sfide poste sul tavolo: «Innanzitutto il raggiungimento degli obiettivi europei. Entro il 2019, data non certo lontana, dovremo arrivare a raccogliere il 65% dei RAEE: un obiettivo al quale stiamo già lavorando mettendo a disposizione dei cittadini e della Grande Distribuzione una serie di cassonetti per la raccolta di prossimità dei rifiuti elettronici di piccole dimensioni», prosegue il presidente di Ecolight. Non certo secondo, «la parola d’ordine per i prossimi anni è: servizio. Occorre mettere le aziende nelle condizioni migliori per poter gestire i loro rifiuti con semplicità. Questo non solamente per un maggiore rispetto delle norme, ma soprattutto per dare un contributo fattivo al rispetto dell’ambiente. Sul tema dei servizi alle imprese si gioca una partita importante: le aziende non chiedono solamente che i loro rifiuti siano gestiti in modo corretto e virtuoso, ma anche un supporto di consulenza che le sappia guidare in quel labirinto di leggi che regola questo ambito».

 

>>Leggi: In vigore l’Uno contro Zero per il riciclo dei piccoli raee<<

 

Per il prossimo triennio, la strada da percorrere ha un nome preciso: «Qualità», ricorda Camarda. «Se l’ultimo triennio è stato quello dello sviluppo per il sistema RAEE in Italia e per il Consorzio, ci apprestiamo ad affrontare un periodo che dovrà essere caratterizzato dalla qualità. Qualità dei servizi, qualità del trattamento, qualità dell’azione». Conclude il presidente: «I criteri di efficienza e professionalità che hanno caratterizzato la nostra azione continueranno ad essere implementati per aumentare la cultura ecologica facendo così del Consorzio un soggetto proattivo nella tutela dell’ambiente».