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Ecobonus condomìni, ancora tutto fermo: la colpa è dell’Agenzia delle Entrate

Ecobonus, ancora tutto fermo: la colpa è dell’Agenzia delle Entrate

Ecobonus, ancora tutto fermo: la colpa è dell’Agenzia delle Entrate

 

(Rinnovabili.it) – L’Ecobonus è stato prorogato di un anno con l’ultima Legge di Stabilità, ma la detrazione resta inaccessibile. È la denuncia di Legambiente e Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), che puntano il dito contro l’Agenzia delle Entrate.

Nel mirino finiscono le modalità di accesso alle detrazioni per i condomìni. La legge prevede sgravi del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, una misura che architetti e ambientalisti considerano in linea con le proposte inviate a suo tempo a Governo e Parlamento. Un emendamento estende la misura anche agli interventi che usano la domotica per trasformare la casa in smart home. E l’effetto atteso è importante. Infatti la detrazione, che viene restituita in 10 anni, ora potrà essere anche ceduta alle imprese, in modo che i condomìni affrontino insieme una spesa nettamente meno importante e che l’azienda produttrice venga rimborsata. Secondo Legambiente e CNAPPC è abbastanza per innescare un processo virtuoso di rigenerazione sul patrimonio edilizio italiano.

 

Ecobonus, ancora tutto fermo: la colpa è dell’Agenzia delle EntrateMa affinché il meccanismo si metta in moto l’Ecobonus deve essere accessibile. Invece così non è, almeno per il momento. “L’accesso a questa opportunità – scrivono in una nota congiunta – sarebbe stato possibile solo dopo che l’Agenzia delle Entrate ne avesse definito le modalità, ovvero entro 29 febbraio 2016, cosa che, invece, non è ancora avvenuta. Considerando che le detrazioni scadono il 31 dicembre 2016 – e tenuto conto della complessità di una decisione di intervento da parte dei condomìni – è forte il rischio che i ritardi da parte dell’Agenzia delle Entrate e le incertezze rispetto all’orizzonte degli incentivi possano pregiudicarne il positivo esito”.

Il timore è che quanto di buono si è riusciti a strappare in sede parlamentare, ora venga vanificato per un fastidioso collo di bottiglia burocratico. “Stiamo perdendo una importante occasione – sottolineano ancora architetti e ambientalisti –, siamo già a marzo e l’Ecobonus dura un anno. Siamo indignati perché questa importante occasione per la riqualificazione del patrimonio edilizio condominiale sarà sprecata per precisa responsabilità dell’Agenzia delle Entrate”.

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