Lo studio Tamassociati si è aggiudicato il premio del CNAPPC come 'Architetto dell'anno' per aver saputo integrare la bioarchitettura alla dimensione etica della professione
Come sottolineano nelle motivazioni della giuria, lo studio Tamassociati è riuscito con i suoi progetti a valorizzare una dimensione etica della professione realizzando, attraverso un approccio rigoroso e un linguaggio sempre controllato, progetti di architettura di qualità non solo in Italia ma, all’estero, anche e soprattutto, in realtà di particolare disagio, spesso caratterizzate da condizioni estreme causate da guerre, carestie, epidemie.
Tra le opere realizzate all’estero, i progetti in Sudan, in Darfur e nella Sierra Leone, rappresentano la risposta concreta alle questioni poste dall’architettura d’emergenza, realizzata con precisi limiti di budget e nelle tecnologie, e la testimonianza della funzione civile e di servizio di una architettura che si attiene ai principi di una progettazione etica e responsabile, svolgendo un’azione in favore dei diritti umani e di uno sviluppo sostenibile.
In Italia il contributo dell’”Architetto dell’anno” è stato altrettanto significativo, il progetto per la Banca Etica di Padova ad esempio ha permesso di recuperare due palazzine liberty attraverso la bioarchitettura e l’efficienza energetica, mentre a Treviso è stato costruito l’eco-quartiere “Quattro Passi” uno dei primi esempi di co-housing d’Italia.
Oltre al premio “Architetto dell’anno 2014” il CNAPPC ha assegnato anche il premio al miglior “Giovane talento dell’architettura 2014″, ricevuto dallo studio Scape per la realizzazione dell’edificio multifunzionale di rue Paul Meurice a Parigi,
La cerimonia della premiazione si terrà, unitamente a un convegno cui parteciperanno i componenti della Giuria, il prossimo 12 dicembre al Maxxi.
