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e-Car, cuoci le batterie nella pentola a pressione

Un team di scienziati californiani, affidandosi alla nanotecnologia, ha riprogettato i materiali che compongono le batterie in maniera decisamente più “ecologica”

e-Car, cuoci le batterie nella pentola a pressione(Rinnovabili.it) – Le batterie delle auto elettriche possiedono ancora diversi problemi che rallentano il boom dell’e-mobility. Tempi di ricarica lunghi e dimensioni ingombranti delle batterie sono solo alcune delle criticità che l’attuale ricerca di settore sta tentando di risolvere. In questo contesto si inserisce anche il lavoro condotto dagli ingegneri dell’Università della California di Riverside; qui un team di scienziati, affidandosi alla nanotecnologia, ha infatti riprogettato i materiali che compongono le batterie in maniera decisamente “ecologica”. Il punto clou della ricerca era quello di riuscire a sintetizzare in maniera controllata nano particelle, creando così dispositivi di stoccaggio più piccoli, più potenti ed efficienti. “Si tratta di un passo critico e al tempo stesso fondamentale per migliorare l’efficienza di queste batterie”, ha spiegato l’ingegnere chimico David Kisailus, ricercatore responsabile del progetto.

 

Gli scienziati sono partiti dal Litio ferro fosfato (LiFePO4), un tipo di catodo utilizzato delle batterie dei veicoli elettrici a causa del costo ridotto, della bassa tossicità e della stabilità termica e chimica. Nonostante tutti questi pregi, il suo potenziale commerciale è limitato dal momento che possiede una scarsa conducibilità. Per superare il problema, Kisalius e il suo team sono ricorsi alla sintesi solvotermale al fine di produrre i nano-cristalli di Litio adatti alle loro esigenze; il processo prevede di inserire i reagenti in una sorta di pentola a pressione e riscaldarli. La squadra ha utilizzato una miscela di solventi per controllare la dimensione, la forma e la cristallinità delle particelle. I risultati hanno mostrato che le nano-particelle così ottenute cono in grado di offrire una percentuale maggiore di punti di inserimento e percorsi ridotti per il trasporto degli ioni, migliorando in tal modo l’efficienza della batteria.