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Drivhus, il giardino urbano che riscalda 1.800 persone

Lo strato più esterno della facciata doppia è in EFTE, mentre nell'intercapedine si incuneano le piante: così microclima e ventilazione naturale mantengono una temperatura interna costante di 21-25 gradi

Drivhus, il giardino urbano che riscalda 1.800 persone

(Rinnovabili.it) – Uffici per 1.800 persone e un vasto giardino urbano che si intersecano senza soluzione di continuità. È il cuore del progetto di riqualificazione di Söderstaden, un quartiere centrale di Stoccolma. Lo studio svedese di architettura U.D. Urban Design AB, insieme agli spagnoli di SelgasCano, hanno vinto di recente la competizione internazionale che assegnava i lavori grazie al loro progetto Drivhus (“Serra”).

Lo scopo del progetto è lavorare in parallelo su due scale di riferimento, quella urbana e quella dell’edificio, senza far prevalere l’una sull’altra. Da un lato quindi c’è la nuova sede degli uffici amministrativi e di planning urbano della capitale svedese,  dall’altro un vasto parco che dialoga con l’edificio stesso. Il modo in cui vengono fatti entrare in dialogo questi due elementi è completamente orientato all’efficienza energetica e alla bioedilizia.

L’aspetto più rilevante è la presenza di una doppia facciata, parte integrante dei sistemi di efficientamento energetico e di ventilazione dell’edificio. Lo strato più esterno della facciata è in EFTE, un polimero parzialmente fluorato, tra l’altro spesso impiegato nella realizzazione di biosfere, che è caratterizzato da un’alta resistenza alle radiazioni solari. Queste qualità permettono di creare una sorta di microclima nello spazio interstiziale tra le due facciate.

Da progetto, quindi considerando la variazione delle stagioni e l’orientamento scelto per l’edificio, la temperatura tra le due facciate non dovrebbe superare i 28 gradi né scendere sotto i 10 (le simulazioni prevedono una temperatura esterna di -17°), mentre quella interna agli uffici, che dipende per ventilazione naturale proprio dalla facciata in EFTE, dovrebbe oscillare costantemente tra i 21 e i 25 gradi a prescindere dalla stagione.

Sempre nello spazio tra le due facciate si va a inserire, con uno sviluppo prevalentemente verticale, la continuazione del giardino urbano che circonda l’edificio: piante di vario tipo che se da un lato contribuiscono al sistema di ventilazionee al microclima, dall’altro assolvono anche una funzione estetica. Non solo per gli impiegati: grazie alla trasparenza della facciata in EFTE, all’osservatore esterno l’intero edificio apparirà come una serra di 7 piani.