Il Ministro Galletti ha trasmesso per la firma ai Ministri dell’Economia, dello Sviluppo Economico e dell’Istruzione il decreto per la concessione dei prestiti per lavori di efficientamento energetico nelle scuole
(Rinnovabili.it) – Al via la normativa per l’efficienza energetica nelle scuole. Il ministero dell’Ambiente ha siglato stamane il decreto inter-ministeriale con cui verranno sbloccati finanziamenti agevolati per incrementare l’efficienza energetica degli edifici scolastici e universitari pubblici. Il provvedimento, trasmesso per la firma ai Dicasteri dello Sviluppo Economico e dell’Istruzione, rende operativo quanto predisposto la scorsa estate per il retrofit energetico degli istituti di istruzione. nel dettaglio i finanziamenti saranno concessi, fino a un massimo di 350 milioni di euro, attraverso il fondo rotativo “Kyoto” con un tasso di interesse dello 0,25%.
La concessione dei contributi – erogati dalla Cassa Depositi e Prestiti – avverrà però solo dopo diagnosi energetica dell’edificio e conseguente certificazione, dalla quale deve emergere che è stato ottenuto un miglioramento dell’efficienza energetica di almeno due classi energetiche in tre anni. “Diventa finalmente operativo – afferma il ministro Galletti – un provvedimento che ritengo di grande importanza perché da una risposta su tre temi chiave per il nostro paese: scuola, ambiente e lavoro. Avremo scuole più efficienti e più sicure per i nostri ragazzi, risparmieremo in termini energetici e di costi di gestione e daremo lavoro a molte aziende in un settore come quello della green economy che rappresenta la filiera privilegiata del futuro”.
“Il risultato raggiunto – spiega inoltre Galletti – è stato possibile anche grazie all’attività della struttura di missione per il coordinamento dell’edilizia scolastica istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri”. In generale, per gli interventi di efficientamento energetico relativi ad analisi, monitoraggio, audit e diagnosi, la durata massima del finanziamento sarà di dieci anni, mentre l’importo massimo non può superare i 30 mila euro per singolo edificio.