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Dissalatore solare, l’impianto record dell’Arabia non teme le meduse

Primo impianto su scala utility mai realizzato al mondo, a regime produrrà circa 60.000 m 3 di acqua potabile al giorno, con la quale rifornirà direttamente la città di Al Khafji

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(Rinnovabili.it) – Non è un mistero che l’Arabia Saudita stia studiando da tempo le tecnologie rinnovabili per la produzione di acqua potabile. Ecco perché non meraviglia troppo sapere che il più grande dissalatore solare al mondo sarà costruito proprio lì. A realizzarlo sarà Abengoa, selezionata per il lavoro dalla Advanced Water Technology (AWT), braccio commerciale del KACST – King Abdulaziz City Science and Technology. Ed è la stessa Abengoa a spiegare come l’impianto di dissalazione sarà il primo su scala utility al mondo a funzionare grazie all’energia del sole.

 

A regime la centrale dovrebbe produrre circa 60.000 m 3 di acqua potabile al giorno, con la quale rifornirà direttamente la città di Al Khafji, nel nord-ovest dell’Arabia Saudita. In questo modo – spiega una nota stampa della società – verrà assicurata una fornitura di acqua costante durante tutto l’anno. Il progetto da record, rivelano i progettisti, sarà dotato di moduli solari in silicio policristallino, per una capacità totale di 15 megawatt, ingegnerizzati dall’ente di ricerca saudita KACST; a loro sarà infatti affidato il compito di generare l’elettricità necessaria per pompare l’acqua di mare dalla torre sottomarina, posta a 6,3 km dalla costa, fino alla centrale operativa. La struttura sarà inoltre provvista di un complesso sistema che permetterà l’ottimizzazione dei consumi energetici attraverso un dispositivo di recupero energetico, batterie per l’accumulo e un macchinario di pre-trattamento per ridurre elevata salinità e la presenza di oli e grassi presenti nell’acqua di mare di questa zona.

 

In apparenza al progetto non sembra mancare proprio nulla, neppure una piccola moschea dove svolgere le pratiche religiose. Infine, i progettisti si sono assicurati di realizzare un filtro anti meduse per la torre sottomarina, in maniera tale da evitare che possano entrare nel sistema di pompaggio e danneggiarlo. L’impianto è già in costruzione e dovrebbe essere operativo nei primi mesi del 2017.