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Direttiva sicurezza nucleare, il Consiglio europeo dà l’ok

Il provvedimento assegna più potere e autonomia alle autorità nazionali di regolamentazione, imponendo un obiettivo di sicurezza a livello europeo

Direttiva sicurezza nucleare, il Consiglio europeo dà l’ok

 

(Rinnovabili.it) – Buone nuove dall’Europa. Il Consiglio Europeo ha adottato ieri la nuova direttiva Sicurezza Nucleare, il provvedimento che modifica l’attuale normativa comunitaria in tema di energia atomica in vigore dal 2009. “La presente direttiva è un contributo importante per migliorare la sicurezza degli impianti nucleari e la promozione di una forte cultura della sicurezza in Europa”, ha dichiarato Vice-presidente Günther Oettinger a margine dell’approvazione. “In una regione in cui più di un quarto dell’energia elettrica. ed oltre la metà di quella a basse emissioni di carbonio viene dal nucleare, è fondamentale garantire un funzionamento sicuro degli impianti”.

 

Nata dalle preoccupazioni post-Fukushima, la nuova legislazione introduce novità importanti a cominciare dal rafforzamento dei poteri e dell’indipendenza delle autorità nazionali di regolamentazione che sovrintendono le attività degli operatori nucleari e dall’introduzione, per la prima volta nella storia comunitaria, di un alto obiettivo di sicurezza degli impianti al fine di prevenire incidenti e fughe di emissioni. La direttiva stabilisce inoltre la creazione di un sistema europeo di peer review su questioni specifiche di sicurezza che dovranno essere effettuati ogni sei anni dagli Stati membri attraverso il Gruppo degli organismi regolatori europei nel campo della sicurezza nucleare (European Nuclear Safety Regulators Group, ENSREG), ente della Commissione europea creato per aiutare le istituzioni europee a definire le condizioni per un continuo miglioramento della sicurezza nucleare e della gestione dei rifiuti radioattivi.

 

Tra gli obiettivi appare anche la disposizione di infrastrutture e misure adeguate per la gestione degli incidenti e la risposta alle emergenze, e l’introduzione per gli Stati membri dell’obbligo di promuovere e valorizzare la cultura della sicurezza nucleare. Infine il provvedimento richiede a livello nazionale, una valutazione iniziale della sicurezza prima della costruzione di un nuovo impianto nucleare, così come periodicamente, almeno ogni dieci anni, una rivalutazione della sicurezza delle centrali esistenti, individuando i possibili miglioramenti. Gli Stati membri dovranno recepire le disposizioni della direttiva nel diritto nazionale entro tre anni .