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Direttiva off-shore, dal Governo ok ad Dlgs sicurezza in mare

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al recepimento della normativa Ue in materia di sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi

Direttiva off-shore, dal Governo ok ad Dlgs su sicurezza in mare

 

(Rinnovabili.it) – Al Governo si parla nuovamente di trivellazioni petrolifere. E stavolta si fa con il nuovo decreto legislativo sulle piattaforme offshore. Il Consigli dei Ministri ha approvato ieri il recepimento della direttiva europea n. 2013/30 in materia di sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi. La norma comunitaria è nata dopo l’incidente nel Golfo del Messico nell’Aprile 2010, con l’obiettivo armonizzare le leggi  nazionali dei Paesi membri, adottando come base i principi di azione preventiva e correttiva e il concetto di “chi inquina paga”, al fine di prevenire il verificarsi di incidenti gravi nelle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi e di limitarne le conseguenze. Questo significa anche assicurare una sempre più efficiente protezione dell’ambiente marino e delle economie costiere dall’inquinamento da idrocarburi.

Ecco perché dopo aver fornito la definizione di incidente grave, la direttiva interviene sulla responsabilità dell’operatore, sia dal punto di vista della sua individuazione, che dal punto di vista delle garanzie che tale soggetto deve fornire. Ulteriori innovazioni riguardano la fase della preparazione ed effettuazione delle operazioni in mare, riguardo alla quale il provvedimento europeo introduce particolari cautele che consentano una pianificazione dettagliata dei rischi e delle misure di intervento da adottare in caso di incidente, consentendo una più accurata vigilanza da parte dell’autorità designata dallo Stato membro.

 

“L’adozione in Consiglio dei Ministri della direttiva sulle piattaforme off-shore rende ancora più efficace il nostro controllo sulle operazioni in mare, a tutela dell’ambiente e delle nostre coste – ha commentato il ministro dell’ambiente Gian  Luca Galletti. – Già oggi l’Italia ha una normativa avanzatissima, che consente di ottenere i massimi livelli di sicurezza anche attraverso l’impiego di navi e satelliti: con questa direttiva compiamo un altro importante passo in avanti, con una nuova autorità di controllo e ulteriori sanzioni”.

 

Tra le principali innovazioni introdotte dallo schema di Dlgs sicurezza in mare rispetto alla normativa nazionale già vigente vi sono:

  • l’integrazione della normativa italiana in materia di sicurezza per le attività offshore e della relativa salvaguardia ambientale;
  • l’istituzione di un’autorità competente che individui le responsabilità dell’operatore per il controllo dei grandi incidenti e attivi procedure per la valutazione approfondita delle relazioni sui grandi rischi e di ogni altra specifica documentazione richiesta agli operatori del settore e provveda a far rispettare le norme della Direttiva stessa anche mediante ispezioni, indagini e azioni di esecuzione;
  • l’introduzione di ulteriori sanzioni applicabili in caso di violazione delle disposizioni nazionali adottate conformemente alla Direttiva nonché tutte le misure necessarie per garantirne l’attuazione.