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Direttiva efficienza energetica, l’UE mette in mora l’Italia

Bruxelles ha avviato una procedura di infrazione per non il corretto recepimento della direttiva 2012/27 da parte del Governo italiano

Direttiva efficienza energetica, l’UE mette in mora l’Italia

 

(Rinnovabili.it) – Non solo ci siamo presi un mese oltre alla scadenza per recepire la direttiva comunitaria sull’efficienza energetica, ma lo abbiamo fatto anche nel modo sbagliato. Questo ci rimprovera oggi la Commissione Europa puntando il dito sul provvedimento italiano approvato lo scorso luglio per integrare nell’ordinamento nazionale la Direttiva 2012/27/CE (o Direttiva efficienza energetica). E ora, ancora una volta il Belpaese rischia tanto dal momento che Bruxelles ha formalmente avviato contro di noi una procedura di infrazione.

 

In realtà la lettera di messa in mora è stata inviata a Roma lo scorso 26 febbraio 2015, ed è frutto di un procedimento d’indagine partito ad aprile dello scorso anno. I chiarimenti richiesti allora dall’esecutivo europeo al governo italiano non hanno trovato spiegazioni soddisfacenti, e Bruxelles oggi critica anche tutta una serie di elementi mancanti del Dlgs 93/11 di recepimento. A partire dall’obbligo per i cosiddetti smart meter di fornire informazioni precise sulla fatturazione, basate sul consumo effettivo o dalla definizione di audit energetica. La lista delle omissioni stilata dalla Ue è lunga e riguarda tra le altre cose anche l’individuazione entro il 30 giugno 2015 di misure e investimenti per l’efficienza delle reti e l’inserimento di consigli sull’efficienza energetica nelle bollette. Nel mirino anche le misure volte ad eliminare gli ostacoli di ordine regolamentare e non regolamentare all’efficienza energetica e le misure per agevolare, attraverso strumenti finanziari, gli interventi di efficienza energetica; sono in tutto ben 35 i punti problematici riscontrati dagli uffici della Commissione rispetto ai quali il Governo dovrà rispondere in 60 giorni.

 

“Eppure, – commentano all’unisono Legambiente, Kyoto Club e Coordinamento Free,  – tutti gli studi e i rapporti dimostrano senza possibilità di smentita che i cittadini e le imprese italiane avrebbero vantaggi enormi se si puntasse decisamente in questa direzione, perché si ridurrebbero la spesa energetica e le importazioni, migliorerebbero le prestazioni ambientali e si creerebbe lavoro attraverso l’innovazione. Ci auguriamo che questo ennesimo avvertimento da parte di Bruxelles sia decisivo per far finalmente capire al Governo Renzi quanto sia nell’interesse dell’Italia scegliere la strada dell’efficienza energetica”.

 

Direttiva efficienza energetica: Leggi la lettera del Commissario all’Energia Canete al Governo italiano