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Digital divide: anche Facebook ingaggia i droni solari

Digital divide: anche Facebook ingaggia i droni solari

 

(Rinnovabili.it)  – I piani di Facebook per divenire un provider “volante” di servizi internet nel mondo in via di sviluppo, stanno arrivando a compimento. La società ha presentato in questi giorni Aquila, velivolo d’alta quota che porterà l’accesso alla rete ai 4 miliardi di persone oggi “disconnesse”. Il primo modello è già pronto per i test e per ingaggiare battaglia contro gli aerei telecomandati di Google. Accomunate da un unico obiettivo – lottare contro il digital divide – entrambe le società hanno deciso di affidarsi a droni solari energeticamente autosufficenti, in grado di rimanere per lunghi periodi in volo. D’altra parte l’efficienza della tecnologia fotovoltaica per i viaggi aerei è stata dimostrata solo qualche settimana fa dalla storica impresa di Solar Impulse II e dai suoi due piloti che, anche se per un errore definito “umano” non sono riusciti a compiere l’annunciato giro del mondo, hanno segnato il record mondiale di 5 giorni di volo ininterrotto.

 

E oltre ad essere dotato di un pelle solare, Aquila avrà l’apertura alare di un Boeing 737 e, anche a pieno carico, peserà pochissimo grazie ad una struttura in schiuma e fibra di carbonio (come mezzo di paragone peserà circa un terzo di una Prius). Il vero cuore di questo drone sarà però la tecnologia laser che consentirà al velivolo di interfacciarsi con una velocità di trasferimento dati di 10 GB al secondo.

 

Digital divide: anche Facebook ingaggia i droni solari

 

Sarà in grado di sorvolare una zona specifica per un massimo di 90 giorni, volando ad una altitudine superiore a quella degli aerei commerciali. Durante il giorno, quando completamente carichi, i droni solari di FB voleranno ad un’altitudine di 90.000 piedi. Ma di notte, al fine di risparmiare energia, “galleggeranno” a circa 60.000 piedi, risalendo di nuovo il giorno successivo. Per farlo innalzare da terra, la società ha riferito che potrebbe servirsi di un pallone che porti Aquila all’altitudine prevista. Facebook prevede di testare Aquila nei cieli statunitensi entro la fine dell’anno, ma non si sbottona in merito ad una data precisa: “Abbiamo ancora una lunga strada da percorrere, ma siamo entusiasti della rapidità dei progressi che stiamo facendo. In programma c’è l’idea di impegnarsi con una comunità più ampia per condividere ciò che abbiamo imparato, in modo da poterci muovere più velocemente nello sviluppo di queste tecnologie”.

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