(Rinnovabili.it) – Conosciamo bene l’impatto ambientale delle miniere di diamante, dello sfruttamento dei lavoratori che si nasconde dietro queste preziosissime pietre e degli effetti che hanno sulla salute pubblica. Eppure nel mondo si continuano a spendere cifre esorbitanti per possedere queste preziosissime gemme completamente anti-sostenibili. Per questo Leonardo di Caprio, da sempre attivo per la tutela ambientale, ha deciso di sostenere la startup Diamond Foundry, capace di “crescere” diamanti sostenibili naturali in meno di due settimane.
Il procedimento della Diamond Foundry per creare diamanti sostenibili in laboratorio
Gli startuppers di Santa Barbara hanno inventato il procedimento di laboratorio che riesce a produrre diamanti chimicamente ed esteticamente identici a quelli estratti dalle miniere. Il processo di creazione dei diamanti sostenibili è simile a quello per crescere una pianta, nel quale l’ingrediente base è un seme di un’altra pianta della stessa specie. I ricercatori sono riusciti a produrre una gemma partendo da un frammento di diamante naturale ed impilando strati di un plasma surriscaldato ad una temperatura alta il doppio di quella della superficie del sole. La dimensione massima ottenuta da Diamond Foundry si aggira intorno ai 9 carati ed il prezzo di un brillante prodotto in laboratorio è del 30% inferiore a quello di una pietra estratta in miniera. La differenza tra questa startup e le altre aziende che producono diamanti sostenibili è che quasi sempre le gemme sono sintetiche, mentre quelle della Diamond Foundry sono ritenute pietre naturali.
Leonardo Di Caprio insieme ad altri 9 milionari ha creduto nel progetto, che ritiene in linea con i valori della sua fondazione che da più di 15 anni sostiene programmi per la tutela di specie animali in via di estinzione, per il ripristino degli ecosistemi e per la protezione delle comunità minacciate.