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Il decreto mobilità sostenibile arriva in Parlamento

Dopo l’ok della Conferenza Unifica approda in parlamento il decreto attuativo della norma del Collegato Ambientale che assegna 35 milioni per la mobilità sostenibile

Il decreto mobilità sostenibile arriva in Parlamento

 

(Rinnovabili.it) – Il decreto mobilità sostenibile è stato trasmesso a Camera e Senato. Lo ha annunciato solo qualche giorno fa il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, durante il suo intervento al convegno capitolino di assoRinnovabili, ricordando i fondi – 35 milioni di euro in tutto – che il provvedimento porta con sé.

 

“Lo schema di decreto attuativo della norma del Collegato Ambientale che assegna 35 milioni per la mobilità sostenibile casa-scuola e casa – lavoro è stato trasmesso a Camera e Senato”.

 

Il testo, che aveva ricevuto l’approvazione lo scorso 5 maggio in Conferenza Unificata, è stato elaborato dal Dicastero ambientale a seguito di un incontro con l’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani. Lo schema di decreto attua quanto richiesto all’articolo 3 dal Collegato ambientale alla Legge di Stabilità e definisce le modalità di finanziamento dei progetti sperimentali di mobilità sostenibile casa-scuola e casa – lavoro. Finanziamento che avverrà in maniera progressiva e graduale: l’attuale bozza prevede infatti che una prima quota, pari al 30% dei fondi destinati al singolo progetto, venga erogata al momento dell’approvazione di un Programma operativo di dettaglio (Pod), mentre che le quote successive siano erogate in base allo stato di avanzamento dei lavori di volta in volta attestati.

 

Nel dettaglio i progetti, dovranno essere predisposti da uno o più enti locali e riferiti a un ambito territoriale con popolazione superiore a 100.000 abitanti, ed esser diretti a incentivare iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di car-pooling, di bike-pooling e di bike-sharing. E’ compresa anche la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta, di laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili, di programmi di educazione e sicurezza stradale, di riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici o delle sedi di lavoro. Tali programmi possono comprendere la cessione a titolo gratuito di «buoni mobilità» ai lavoratori che usano mezzi di trasporto sostenibili.