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Decreti rinnovabili e Certificati Bianchi, avviata la concertazione

Il Ministro Calenda ha firmato la lettera di richiesta al Ministero dell’Ambiente per il concerto preliminare sullo schema di Decreto correttivo del meccanismo dei TEE e quello sulle rinnovabili elettriche

Decreti rinnovabili Certificati Bianchi

 

Iter a rilento per i decreti Rinnovabili elettriche e Certificati bianchi

(Rinnovabili.it) – Ultima ondata di decreti dal Ministero dello Sviluppo Economico. Nella serata di venerdì scorso, Carlo Calenda ha notificato lo stato di avanzamento di una serie di provvedimenti normativi sul fronte rinnovabili e consumi energetici, a chiusura dei quadri legislativi più urgenti: si va dal DM Biometano alle agevolazioni per i “gasivori”, dai nuovi incentivi alle fer elettriche alla revisione del meccanismo dei Certificati bianchi

L’intento era quello di terminare i singoli iter prima delle elezioni politiche del 4 marzo, obiettivo riuscito, però, solo a metà. La firma per ora è stata apposta unicamente sui decreti per la promozione dell’uso del biometano e dei biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti e per le agevolazioni dedicate alle imprese a forte consumo di gas naturale.

 

Più arretrata la tempistica degli atti riguardanti le fonti rinnovabili e quello sugli incentivi al risparmio energetico. Per entrambi il MiSe ha avviato la concertazione con il Ministero dell’Ambiente, firmando le lettere di richiesta d’accordo.

 

Poche le informazioni che sono trapelate sino ad oggi sugli schemi dei due testi. Per quanto concerne i Titoli di Efficienza Energetica (TEE) o Certificati Bianchi, il dicastero ricorda che il provvedimento è mira a corregge l’attuale meccanismo frenando l’impennata dei prezzi che sta travolgendo il settore, scaricandosi direttamente sugli oneri pagati in bolletta dai consumatori. Nell’ultimo anno e mezzo, infatti, le quotazioni dei TEE sono aumentate del 260%, toccando la cifra record di 1,5 miliardi di euro.

MiSE e ARERA (ex AEEGSI) hanno escluso comportamenti speculatori da parte del mercato, ma le previsioni ancora al rialzo per il 2018-2019 (si parla di un ulteriore aumento che raggiungerà la cifra di 1,7 miliardi di euro l’anno) hanno richiesto un intervento diretto sul sistema. In linea con quanto stabilito dalla Strategia Energetica nazionale, il decreto correttivo punta a una maggiore offerta di Certificati bianchi sulle piattaforme di scambio, modificando la metodologia di valutazione dei progetti. I ritocchi apportati si rifanno alle linee guida contenute nella nuova direttiva comunitaria sull’efficienza energetica. Inoltre, scrive il Ministero dello Sviluppo in una nota stampa, sono stati previsti strumenti volti a favorire una maggiore semplificazione e trasparenza del meccanismo e “un riequilibrio del mercato, anche con un ruolo di compensazione attribuito al GSE”, assieme a “interventi di completamento dell’attuale regolamentazione, tra cui in particolare l’individuazione del valore massimo per il contributo tariffario”.

 

C’è parecchia attesa anche su decreto rinnovabili, il provvedimento che dovrebbe gestire l’accesso agli incentivi per le fer elettriche “più vicine alla competitività” per gli anni 2018-2020. Anche in questo caso le speculazioni sono più numerose dei fatti. Il ministro Calenda aveva parlato in passato dell’intenzione di applicare aste neutre per le tecnologie green al pari di quanto oggi accade in Paesi come Spagna e Germania. In ballo ci sono 6.000 MW da assegnare tramite procedure competitive basate su criteri economici. Un quantitativo che potrebbe garantire una produzione aggiuntiva di quasi 11 TWh di energia pulita.

Nel processo di selezione, spiega il MiSE, saranno tenuti in conto criteri “ispirati alla qualità dei progetti e alla tutela ambientale e territoriale”.
Una volta acquisito il concerto del Ministro dell’ambiente, si avvierà il confronto con le Regioni, l’Autorità per l’energia e la Commissione europea cui il regime d’aiuto sarà notificato.

 

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