(Rinnovabili.it) – Un ente di monitoraggio a livello nazionale che sappia coniugare assieme due aspetti fino ad oggi in contrasto come l’energia del vento e l’avifauna. Nasce così l’Osservatorio Nazionale su Eolico e Avifauna, progetto voluto e promosso da Anev e Legambiente con la collaborazione di Ispra. Presentato questa mattina nel corso di un incontro nell’ambito di Eolica Expo Mediterranean, il nuovo Osservatorio si dedicherà ampliare le conoscenze scientifiche sul delicato rapporto tra aerogeneratori e fauna in considerazione del fatto che le loro interazioni assumono un ruolo di grande importanza nel tentativo di evitare o limitare gli impatti nei confronti della biodiversità e capire quali siano le situazioni specifiche nei territori. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione studi, ricerche e metodi di monitoraggio che contribuiscano a dare un’informazione sempre più approfondita sull’argomento, realizzando un sito internet ad hoc per la pubblicazione dei risultati delle ricerche. Un comitato scientifico, formato da ricercatori e esperti del tema, definirà i criteri per il monitoraggio pre e post impianto e durante le fasi di cantiere, basati sulle specie presenti, le caratteristiche dei territori coinvolti e il tipo di impianti.
“L’Osservatorio vuole contribuire a accrescere la cultura della tutela ambientale, rendendo più efficaci le normative nazionali per le autorizzazioni. – ha spiegato Simone Togni di ANEV – L’eolico oggi in Italia è la tecnologia con i controlli più avanzati e con le maggiori tutele per l’ambiente, il paesaggio e la fauna. In tema di salvaguardia della fauna e sviluppo dell’eolico, insomma, ci sono tutte le condizioni per garantire la corretta integrazione anche grazie all’impegno delle aziende coinvolte. La produzione di energia pulita da fonte eolica si conferma un settore su cui puntare sempre più per raggiungere grandi traguardi in termini sviluppo sostenibile e di protezione del clima”.