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Il COOU sbarca a Matera in “missione educativa”

Le scuole e la cittadinanza come obiettivo della sensibilizzazione sul recupero degli oli usati. Continua il viaggio del COOU nel Bel Paese

(Rinnovabili.it) – Un terzo degli oli usati della Basilicata è stato raccolto solo nella Provincia di Matera, 390 tonnellate su 1.040. Sono questi i numeri forniti dal COOU, il Consorzio obbligatorio che si occupa del recupero di questi rifiuti pericolosi sul tutto il territorio nazionale, durante la prima tappa lucana di CircOLIamo, la campagna itinerante di educazione e sensibilizzazione ambientale. Durante questo e il prossimo anno, CircOLIamo toccherà tutti i capoluoghi di provincia dello Stivale, per dialogare con le amministrazioni locali, i tecnici e la società civile intorno alla gestione sostenibile degli oli lubrificanti.

A Matera il COOU ha incontrato l’amministrazione comunale in una conferenza stampa, con Marco Paolilli, responsabile delle rete di raccolta del Consorzio, che ha colto l’occasione per illustrare la convenzione che il COOU intende stipulare con l’amministrazione comunale.

Nel 2014 il Consorzio – che coordina l’attività di 72 aziende private di raccolta e di 5 impianti di rigenerazione – ha raccolto in tutta Italia 167.000 tonnellate di olio lubrificante usato, il 98% del totale raccoglibile. «Un risultato soddisfacente – secondo Paolilli – ma il nostro obiettivo resta quello di raccoglierne il 100%».

coou matera 1«Già negli anni passati, in città, erano stati previsti punti di raccolta rivolti alle famiglie per l’uso domestico – ha spiegato l’assessore all’Igiene e Sostenibilità ambientale, Stefano Salvatore Zoccali. Alla nostra attenzione c’è il tema del risparmio per i cittadini ma anche l’attività degli operatori che si occupano di tutti i passaggi di smaltimento».

La campagna CircOLIamo si è rivolta anche ai più piccoli, proiettando un cartone animato durante l’incontro pubblico. All’assessore alla Pubblica istruzione, Marilena Antonicelli, è stato consegnato materiale utile alla divulgazione nelle scuole della città, perché si dotino di uno strumento di educazione ambientale in grado di coinvolgere anche le famiglie. «Credo sia molto importante che questo messaggio arrivi nelle classi – ha spiegato l’assessore – perché comportamenti positivi, diffusi anche con mezzi come i cartoni animati, vengono colti più facilmente dai più piccoli».