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CO2: Regolamento LULUCF, come cambiano i crediti forestali

Regolamento LULUCF

CO2: Regolamento LULUCF, come cambiano i crediti forestali

 

 

(Rinnovabili.it) – Nuovi ritocchi alla bozza di regolamento LULUCF. Il provvedimento europeo, presentato contestualmente allo schema sull’Effort Sharing, stabilisce un quadro giuridico per le emissioni (e rimozioni) di gas serra nel settore “Land Use, Land Use Change and Forestry”, da cui l’acronimo LULUCF.

Parte del pacchetto clima presentato da Bruxelles a luglio 2016, il regolamento si propone di integrare le attività dei settori LULUCF nel quadro della strategia per il 2030. Nella pratica ciò significa contabilizzare le emissioni rilasciate (ad esempio dalla deforestazione o dall’agricoltura) e quelle rimosse (attraverso la cattura della CO2 nel suolo e nella vegetazione).

La proposta prevede un impegno vincolante per ogni Stato membro al fine garantire che la prima voce sia interamente compensata dalla seconda.

 

Gli emendamenti alla bozza di regolamento LULUCF

Il 25 aprile, la Commissione Ambiente (ENVI) dell’Europarlamento ha presentato gli emendamenti al progetto di relazione a firma di Lins Norbert (PPE), su cui i deputati ambientali si troveranno più avanti a votare.

Le modifiche presentate ammorbidiscono notevolmente la posizione della Commissione Europea a partire dalla richiesta che gli Stati membri possano “far valere quanto meno 280 milioni di tonnellate di assorbimenti netti risultanti dal presente regolamento, ripartiti tra loro”. “Gli Stati membri con un livello di riferimento per le foreste aggiornato dovrebbero altresì poter far valere in tale contesto gli assorbimenti netti della categoria contabile ‘terreni forestali gestiti’. Dato il limitato potenziale di mitigazione che il settore agricolo possiede, dovrebbe essere in primo luogo e soprattutto l’agricoltura a beneficiare degli assorbimenti netti a norma del presente regolamento, con una chiara distinzione tra le emissioni di CO2 “verdi” del settore LULUCF e quelle prodotte dall’uso di combustibili fossili”, si legge nella bozza di rapporto.

 

>>Leggi anche: Emissioni, il dilemma delle foreste si risolve così<<

 

 

Si propone inoltre che non sia più possibile per la Commissione europea decidere da sola in merito alla fissazione dei livelli di riferimento per le foreste. Il relatore sostiene l’introduzione di un processo in tre fasi che coinvolga da vicino gli Stati membri e un gruppo di esperti rappresentanti dell’esecutivo e dei Ventisette. E ancora, la relazione di Norbert propone per il regolamento LULUCF di modificare il massimale per i crediti di gestione forestale delle emissioni degli Stati membri dal 3,5 per cento al 7 per cento, nella convinzione che anche “un aumento del massimale garantirà comunque l’integrità ambientale conferendo nel contempo una maggiore flessibilità agli Stati membri”.

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