(Rinnovabili.it) – Sfuggire agli effetti negativi dell’urbanizzazione incontrollata, trasferendosi a vivere sopra a vere e proprie città galleggianti nel mezzo degli oceani, è la proposta del visionario team AT Design Office che, su commissione della ditta di costruzioni cinese CCCC, ha immaginato le Floating City.
Queste metropoli oceaniche dovrebbero offrire un’alternativa alla terraferma, per liberare dal cemento superficie territoriale altrimenti utile all’agricoltura ed al verde, estendendosi per oltre 4 miglia quadrate (10 chilometri quadrati). Nonostante le forme piuttosto futuristiche, il progetto per le Floating City non è poi così lontano dalla realtà: la tecnologia adottata è infatti la stessa utilizzata dall’azienda CCCC per la realizzazione del ponte da 31 km in costruzione tra le città di Hong Kong, Macao e Zhuhai.
“Parte di quel ponte è affiancato da un tunnel sottomarino di 150 metri di lunghezza destinato ad ospitare box prefabbricati in calcestruzzo”, ha spiegato l’architetto Slavomir Siska.
Secondo lo stesso principio costruttivo, le città galleggianti di AT Design Office, sarebbero composte da una serie di moduli prefabbricati esagonali assemblati tra loro a formare vere e proprie isole artificiali.
Spazi verdi ed attrezzature sarebbero localizzati sia sopra che sotto la superficie dell’acqua, mentre le aziende agricole, i vivai ed i centri di raccolta per i rifiuti consentirebbe alla comunità la massima autosufficienza, producendo cibo e smaltendo i rifiuti nella massima sostenibilità.
I progettisti immaginano le Floarting City come strutture a zero emissioni di carbonio e consumo energetico praticamente nullo, completamente garantito dagli impianti alimentati da energia rinnovabile collocati direttamente sulle città.
Le città galleggianti sarebbero poi collegate tra loro ed alla terraferma grazie ad una rete di tunnel subacquei immaginati come vere e proprie strade con tanto di marciapiedi e carreggiate, lungo le quali viaggeranno le auto elettriche e trasporto pubblico ad emissioni zero.
Può sembrare un progetto fantascientifico eppure la China Transport Investment Co, una delle più grandi società d’investimento cinese, sta studiando attentamente il progetto per avviare entro il prossimo anno la costruzione di un primo prototipo in scala ridotta di Floating City.