(Rinnovabili.it) – L’annuncio arriva a pochi mesi di distanza dall’inizio dei lavori per la Kingdom Tower, il grattacielo progettato per la città di Jeddah in Arabia Saudita pronto a diventare il più alto del mondo con i suoi 1.000 metri, la Cina non ci sta e ribatte con una coppia di grattacieli dove trova posto persino l’efficienza energetica.
Si tratta delle Phoenix Towers progettate dagli architetti londinesi della Chetwoods Architects, in collaborazione con il team cinese HuaYan, per sorgere nella più grande città della Cina centrale, Wuhan.
Come la sorella araba, i due immensi grattacieli potrebbero raggiungere il chilometro d’altezza occupando una sorta di isola artificiale appositamente creata sul lago della città, per fare da ponte tra due aree densamente popolate della città.
Appellandosi simbolicamente alla cultura tradizionale cinese, le future Phoenix Towers combineranno le due entità Feng (maschile) e Huang (femminile) per arrivare a realizzare due grattacieli che vivono in peretta simbiosi, alimentandosi a vicenda attraverso le più disparate forme di energia rinnovabile.
Turbine eoliche sulla sommità, pannelli fotovoltaici lungo le facciate, camini termici per favorire la ventilazione naturale, un sistema per la raccolta dell’acqua piovana per ridurre il peso del grattacielo sull’ambiente, il tutto in stretta collaborazione con una caldaia a biomassa ed un sistema a celle di combustione ad idrogeno per generare la potenza necessaria a supportare la gestione dei due grattacieli, oltre a produrre una parte di energia da destinare alla comunità.
“Il progetto si trasformerà in un catalizzatore ambientale per rinvigorire la città di Wuhan, nel tentativo di evitare i disastrosi sviluppi avvenuti in altre parti della Cina”, affermano dalla Chetwoods Architects. “I due grattacieli costituiranno il nucleo di una più ampia strategia verde, punto di riferimento dell’intera regione che andrà a d inglobare oltre 20 km di territorio estesi lungo le sponde del lago”.