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Cina, un paesaggio resiliente che si adatta ai monsoni

Cina, un paesaggio resiliente che si adatta ai monsoni

 

(Rinnovabili.it) – Nel cuore della città cinese di Jinhua, è stato realizzato un parco di 26 ettari capace di adattarsi ai cambiamenti climatici e superare brillantemente le alluvioni monsoniche con un disegno di cerchi concentrici che crea un meraviglioso paesaggio resiliente.

 

Gli architetti di Turenscape hanno progettato lo Yanweizhou Park rispondendo a quattro domande:

 

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Le strategie messe a punto dagli architetti per rispondere a  queste domande e creare un paesaggio resiliente capace di adattarsi all’andamento stagionale delle piene del fiume sono state: utilizzare le cave di sabbia esistenti e conservare la vegetazione naturale, migliorare la biodiversità della zona con la piantumazione di specie autoctone e aiutare gli animali a ritrovare l’habitat fluviale che il tessuto molto denso della città stava distruggendo.

L’ecosistema delle zone umide in questo modo è preservato e il paesaggio resiliente di Turenscape si compone di tante parti che interagiscono tra di loro come un arcipelago di piccole isole. Il sistema di spazi verdi e di percorsi è costituito da parti permeabili – che in caso di piena vengono sommerse – ed impermeabili – come il ponte sollevato pedonale che collega le due sponde. Un sistema che fa a meno di alti argini di calcestruzzo ma accetta i cambiamenti stagionali del corso d’acqua e si adatta per integrare comunità, vegetazione, animali e paesaggio in un sistema ospitale e piacevole.

Le aree pedonali sono tutte coperte di ghiaia di recupero del sito e un sistema di biodepressori circolari hanno fioriere ed alberature integrate mentre i percorsi carrabili ed i parcheggio sono rivestiti con una pavimentazione in calcestruzzo permeabile.

 

Cina, un paesaggio resiliente che si adatta ai monsoni

 

Il paesaggio resiliente dello Yanweizhou Park è ispirato da una tradizione locale della “Danza del Drago” che si tiene durante il Festival di Primavera. Durante questa festività i cittadini collegano insieme delle aste di legno che vanno a formare un cordone sinuoso che si snoda lungo tutta la città addobbato per assomigliare ad un drago. Le persone agitano le aste danzando e creano le curve e le torsioni associate al movimento del drago accompagnate da musica, canti e gong. La scelta di questo concept serve a rafforzare l’identità culturale e a collegare anche ideologicamente cittadini e territorio.

 

Cina, un paesaggio resiliente che si adatta ai monsoni

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