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Chicago premia le mini case progettate per i giovani

Efficienza energetica, modularità, ma anche orti urbani e compostaggio di comunità. La Tiny House Design Competition cerca soluzioni alla crisi abitativa della metropoli dell'Illinois

Chicago premia le mini case progettate per i giovani

 

(Rinnovabili.it) –Chicago rischia di essere la prossima Detroit e sprofondare nel default conclamato a causa del debito. E con la crisi abitativa alle porte, a farne le spese sarebbero soprattutto le giovani coppie. Per questo, tra i molti tentativi di far ripartire l’economia della metropoli dell’Illinois, il Comune punta sulle mini case: poco costose ed energeticamente efficienti, sembrano la soluzione ideale per l’entry level del settore residenziale.

 

Chicago premia le mini case progettate per i giovaniÈ nata così la Tiny House Design Competition di cui sono stati appena decretati i vincitori. La gara organizzata dalla sezione locale dell’American Institute of Architects era stata lanciata lo scorso novembre e ha raccolto più di 250 progetti da studi di architettura di 12 Stati. La call richiedeva progetti di housing basati sulle mini case da realizzare a Bronzeville, un quartiere nella zona sud di Chicago. Ai tre vincitori 5.000 dollari ciascuno.

Il primo premio è stato assegnato a “A house for living in” dello studio Antunovich Associates in collaborazione con Via Chicago Architects. Si tratta di un complesso di 11 mini case, ciascuna di circa 31 mq, con un costo di costruzione nettamente inferiore anche delle unità abitative per fasce a basso reddito: meno di 800 dollari al mq contro i 2.000 – 4.000 dollari standard. Le mini case sono progettate con particolare attenzione per l’isolamento, rinforzato da doppie schermature in legno e mattoni. Le unità sono disposte a formare uno spazio centrale libero, che può essere destinato a orto urbano o semplice giardino.

 

La “Tiny Town” di  Wheeler Kearns Architects predilige materiali con il minor impatto ambientale possibile e gli spazi in comune, con un giardino centrale e lotti di terra per orti urbani riservati a ciascuna famiglia. Il progetto prevede anche un’area ecologica e una compostiera di comunità.

Soluzione modulare quella scelta dallo studio di architettura Pappageorge Haymes con il progetto “Box House”. Le unità possono essere disposte con diversi orientamenti, unite in file o disposte a scaglioni o ancora lasciate libere sui 4 lati. Una schermatura perforata regola il guadagno di calore, mentre una pelle esterna di legno proveniente da fonti locali migliora l’isolamento.

 

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