Rinnovabili

Umbria: l’ecotassa sui rifiuti finanzia i centri di riuso

centri di riuso in Umbria
via depositphotos.com

(Rinnovabili.it) – I centri di riuso contagiano anche l’Umbria. La Regione è in procinto d’aprire sul suo territorio undici strutture destinate al riutilizzo di beni in disuso. Ingranaggi essenziali dell’economia circolare (e del nuovo pacchetto Circular Economy dell’Unione Europea), i centri di riuso svolgono un servizio centrale nella estensione della vita utile di un ampio range di prodotti di consumo.

Possono essere considerati una sorta di upgrade della convenzionale Isola ecologica: all’attenzione per i prodotti, che vengono recuperati, riparati e messi di nuovo in vendita, si associa quella dedicata alla promozione della solidarietà, della condivisone e della buona cultura sui rifiuti.

“L’Umbria si doterà nel giro di un paio d’anni di una rete di undici centri di riuso dove si potranno conferire mobili, elettrodomestici ed altri beni che possono essere riutilizzati prima di entrare nel circuito della gestione dei rifiuti – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Fernanda Cecchini – un altro tassello importante del programma di azioni con cui la Regione interviene per favorire la prevenzione e la riduzione della produzione dei rifiuti”.

Selezionati attraverso un bando regionale, i nuovi centri di riuso otterranno un contributo fino a un massimo di 75mila euro ciascuno. Con lo stanziamento iniziale, quasi 600mila euro, sono stati finanziati i primi otto progetti in graduatoria: quelli di Corciano, Panicale, Gubbio, Marsciano, Perugia, Gualdo Tadino, Assisi e Foligno. E per rafforzare la promozione e la diffusione sul territorio regionale di questi centri, “la Giunta regionale – prosegue Cecchini – ha destinato 225mila euro del fondo derivante dall’ecotassa, il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, al finanziamento degli altri tre progetti, presentati dai Comuni di Umbertide, Terni e Bastia Umbra, esaurendo così l’intera graduatoria”.

>>Forse può interessarti anche il primo centro commerciale del riuso<<

Nelle strutture attrezzate, realizzate e gestite secondo le linee guida regionali, i cittadini potranno consegnare beni quali mobili ed elementi di arredo, elettrodomestici, giocattoli, indumenti, apparecchiature elettriche ed elettroniche, beni informatici, casalinghi, biciclette, materiali edili e altri beni, prima che siano conferiti nei centri di raccolta quali rifiuti.

I centri di riuso saranno possibilmente integrati con le attività di raccolta effettuate presso i centri comunali di raccolta dei rifiuti già attivi sul territorio, per poter intercettare, prima che diventino rifiuto, il maggior quantitativo di beni ancora utilizzabili.

Exit mobile version