L'ex Carbon Disclosure Project (CDP), che raccoglie dati sull'impatto ambientale di imprese e amministrazioni, ha stilato la lista delle compagnie più attive sul fronte del contrasto al climate change.
Il Report del CDP stila la A-List dove raccoglie le multinazionali che adottano misure per combattere cambiamento climatico, deforestazione e spreco idrico
(Rinnovabili.it) – Pubblicato il rapporto annuale World Top Green Business del CDP (ex carbon Disclosure Project), l’ente no profit che raccoglie dati sull’impatto ambientale di oltre 6.500 imprese e 500 amministrazioni civiche in tutto il mondo: 140 le compagnie che hanno ottenuto il massimo punteggio a fronte delle 6.800 che hanno inviato i propri report al CDP.
Il report è stato presentato all’annuale World Economic Forum di Davos: “solo” il 2% delle aziende intervistate rientra nella Lista A, la massima categoria del rapporto annuale CDP che viene stilato prendendo in considerazione parametri quali trasparenza, obiettivi, consapevolezza dei rischi e delle opportunità in ambito ambientale.
Di queste, oltre 120 compagnie, tra cui Microsoft, China Mobile, Danone, Klabin e Infosys Limited, hanno ottenuto il riconoscimento per il loro impegno nel contrasto al cambiamento climatico; 27 si sono distinte per interventi volti al recupero e alla tutela delle acque impiegate in produzione (aziende come ACCIONA, Ford, Gap e KAO Company); 7 compagnie, tra cui Beiersdorf, Tetra Pak e UPM-Kymmene, hanno ottenuto l’inserimento nella A-List per i loro sforzi nel combattere la deforestazione; solo 2 grandi aziende, il produttore di profumi svizzero Firmenich e la francese L’Oréal, hanno ottenuto la tripla A in tutte e tre le categorie.
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I responsabili CDP spiegano come la produzione del rapporto annuale sulle aziende virtuose sia una guida per tutti quegli investitori e quelle amministrazioni che vogliono collaborare con leader di mercato senza rinunciare al raggiungimento degli obiettivi climatici. La banca dati del CDP, infatti, viene utilizzata da investitori privati detentori di un patrimonio collettivo di quasi 87 mila milioni di dollari (oltre 7 mila compagnie) e da amministrazioni pubbliche (circa 620 città) con budget stimati per 3,3 mila miliardi.
L’investimento in Intelligenza Artificiale capace di trovare soluzioni sulla base di analisi dei dati riguardo il climate change della giapponese Fujitsu o ancora la scelta della danese LEGO group di costruire entro il 2030 tutti i propri mattoncini in una bio plastica derivata dallo zucchero di canna o ancora la selezione della svedese Tetra Pak che utilizza solo cartone certificato dal Forest Stewardship Council sono solo alcuni esempi delle azioni virtuose messe in atto dalle aziende premiate. Il tutto con la ferma convinzione che la condivisione di informazioni e il coinvolgimento di tutti gli attori della produzione (investitori, produttori, consumatori, strumenti di controllo, etc.) possa accelerare la corsa alla sostenibilità globale.