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Il Cdm approva Destinazione Italia. Tagli a bollette per 850 mln

Il Cdm approva Destinazione Italia. Tagli a bollette per 850 mln

 

(Rinnovabili.it) – Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto attuativo del piano Destinazione Italia“. Il provvedimento licenziato in queste ore  da Palazzo Chigi prevede una serie di misure destinate al contenimento delle tariffe elettriche, gas ed RC-auto, all’internazionalizzazione, allo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015. Come preannunciato nei giorni passati dal Premier Letta, si concretizza dunque il progetto governativo per alleggerire gli oneri sulle bollette degli italiani (contenuto riportato all’art.1 del decreto) riconfermando grossomodo la strategia già preannunciata per raggiungere tale obiettivo.

 

Nel decreto – spiega il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato nella conferenza stampa – si interviene sostanzialmente su tre misure, la prima è la possibilità volontaria per i produttori di energia rinnovabile è quella di avere un contributo ridotto allungato però di sette anni”, rispetto ai 15-20 previsti oggi dai Feed-in-tariff, compreso quello riservato al fotovoltaico. Una misura che, seppur legata all’adesione o meno degli operatori delle green energy – secondo le stime del dicastero dovrebbe contribuire a ridurre la spesa energetica di ben 700 milioni di euro. Altri 150 milioni di euro verranno invece dalla modifica del meccanismo del “ritiro dedicato” ed una quota pressoché irrilevante invece dalla rimodulazione della Tariffa Bioraria. Per un totale superiore agli 850 milioni di euro di risparmio, ben 250 milioni in più di quanto preannunciato fino a ieri.

 

L’articolo 4 del decreto riporta invece un intervento “relativo alla possibilità di recuperare aree compromesse da impianti industriali di per esempio tipo chimico- chimica sporca – pensate ad ad esempio a Marghera, per consentire l’insediamento di nuove attività produttive, per esempio di chimica verde”; la norma prevede varie facilitazioni per riutilizzare il tipo di sito, tra cui la non trasmissione delle responsabilità,un credito di imposta e finanziamenti dal Ministero dell’Ambiente.

 

Intervento del Ministro Zanonato (al 24′ 30″)

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