(Rinnovabili.it) – Sulla costa ovest degli Stati Uniti San Francisco e Seattle si contendono da anni la palma della città più sostenibile. Nella competizione virtuosa si inserisce anche Portland, che prova a ravvivare la sua reputazione green con una casa a energia zero fresca di certificazione LEED Platinum.
Situata su un trafficato viale non distante dal centro storico della città dell’Oregon, la Skyline Residence disegnata dallo studio Nathan Good Architects è un edificio residenziale che produce tanta energia quanta ne consuma, target non semplicissimo da raggiungere visto l’ampiezza: quasi 400 mq. Oltre a centrare l’obiettivo di essere a energia zero, dispone anche di un piccolo tetto verde.
È stata costruita prevalentemente con materiali di provenienza locale per ridurre l’impronta ecologica del cantiere. Un dettaglio non trascurabile, però, è lo standard fissato dal Green Building Council statunitense per definire un materiale “locally sourced”: ben 500 miglia, cioè 800 km. Una distanza che forse agli occhi di un europeo appare esagerata. Ad ogni modo, nella stessa direzione di non impattare eccessivamente sull’ambiente va anche il riutilizzo dei materiali provenienti dalla demolizione dell’edificio precedente. Le parti della struttura portante in legno che non sono state riciclate provengono invece da fonti certificate FSC, come anche il legno utilizzato per i pavimenti.
La Skyline Residence deve fare i conti con il clima capriccioso di Portland. Nonostante le ore di luce siano scarse, la casa riesce a ricevere un elevato ammontare di luce solare tutto l’anno, grazie alla disposizione su tre livelli e l’orientamento sull’asse est-ovest. Ma l’Oregon è anche uno Stato molto piovoso, un’opportunità che gli architetti hanno sfruttato predisponendo un sistema di raccolta e stoccaggio dell’acqua piovana. La casa dispone anche di un sistema di trattamento on site delle acque reflue. L’intero edificio è alimentato da energia solare grazie ai moduli fotovoltaici posizionati sulle parti spioventi del tetto.