La plastica riciclata viene sottoposta a un processo di estrusione e mischiata con ossigeno per renderla isolante e resistente
(Rinnovabili.it) – Una casa composta di pannelli realizzati con bottiglie di plastica riciclata capace di resistere alla potenza di un uragano di categoria 5: il progetto è stato realizzato in Canada, nella Saint Mary Bay, in Nuova Scozia, dall’impresa di costruzione JD Composites.
I progettisti hanno lavorato fianco a fianco con la Armacell, una ditta canadese specializzata nella produzione di pannelli in schiuma di polietilene: per realizzare i 184 pannelli prefabbricati (spessi quasi 15 cm) è stato necessario triturare e fondere 612 mila bottigliette in PET, per poi estrudere il materiale di risulta mischiandolo ad aria in modo da realizzare una schiuma malleabile.
I pannelli fabbricati sono stati inviati presso lo stabilimento di test ingegneristici Exova di Mississauga, in Ontario: posti in galleria del vento, hanno resistito alla pressione di venti fino a 524 chilometri orari con una flessione di soli 6,2 millimetri. Per intenderci, i venti del devastante uragano Patricia che nel 2015 colpì il Guatemala arrivarono “solo” a 350 chilometri orari.
Oltre alla resistenza agli eventi climatici estremi, i pannelli in schiuma di polietilene hanno notevoli caratteristiche d’isolamento termico, protezione dall’umidità e dalle muffe, grande durabilità e sono modulabili, permettendo di completare la costruzione in poche settimane o addirittura giorni per le strutture più semplici.
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“La nostra idea non è quella di realizzare case personalizzate per coppiette in cerca della loro abitazione dei sogni– ha spiegato Joel German, uno dei fondatori di JD Composites – Il nostro obiettivo sono abitazioni piccole, rifugi, capannoni, uffici, bivacchi per la notte e strutture d’emergenza per le catastrofi naturali”.
La casa realizzata in Nuova Scozia è costata complessivamente circa 350 mila euro (490 mila dollari canadesi, terreno incluso) e verrà messa a disposizione di turisti e villeggianti così da poterne testare la risposta a un uso intensivo.
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