(Rinnovabili.it) – Una casa tutta di plastica riciclata? L’idea di questo riuso creativo è venuta a una startup messicana, EcoDomum. I rifiuti di plastica diventano la materia prima per muri e tetti, e mentre riduce l’inquinamento ambientale anche il costo della casa si abbassa notevolmente.
Il procedimento è molto semplice. EcoDomum riesce a processare ogni giorno circa 5,5 t di materiale e le trasforma in 120 pannelli di plastica. Ogni pannello misura 240 x 120 cm per uno spessore di 2,5 cm. Nella sua versione più semplice, la casa che ne risulta impiega più o meno 80 di questi pannelli, per un peso complessivo di 2 t di plastica.
“Prima di tutto – spiegano da EcoDomum – l’azienda raccoglie qualsiasi tipo di plastica usata, dalle bottigliette di soda ai vecchi giocattoli, e procede con una vagliatura per separare le tipologie di materiali che possono essere fuse senza emettere fumi eccessivamente nocivi. Quindi la plastica viene inserita in un macchinario che ha il compito di sminuzzarla. Poi i pezzi vengono trasferiti in un forno riscaldato a circa 350 gradi. Ci vuole approssimativamente un’ora e mezza perché sia completamente sciolto. Infine, la plastica ormai liquida arriva ad una pressa idraulica, che allo stesso tempo la compatta e la cristallizza secondo la forma desiderata per i pannelli”
I vantaggi sono evidenti anche per quanto riguarda l’aspetto economico. Una casa di 130 metri quadri può essere completamente costruita in una sola settimana per un irrisorio costo finale di 5.000 pesos messicani, appena 250 euro. Merito anche di un programma di sussidi governativi per l’emergenza abitativa di cui l’azienda può godere. Il fondo è stato concesso nella prospettiva di creare un maggior numero di abitazioni che le fasce più povere della popolazione si possa permettere.
Allo stesso tempo, l’obiettivo è anche quello di migliorare la zona interessata dal progetto sotto il profilo ambientale. Sono allo studio delle misure per lavorare di concerto con le compagnie che si occupano della raccolta dei rifiuti, con la possibilità di pagare stipendi più alti in cambio di un rifornimento costante di rifiuti di plastica all’impianto di EcoDomum.