(Rinnovabili.it) – C’era una volta una casa realizzata con materiali sostenibili, totalmente indipendente, che produceva tutta l’energia e raccoglieva l’acqua di cui aveva bisogno grazie alle rinnovabili. E non costava neppure troppo cara. Quella della Sustainer Home, però, non è una favola: l’innovazione dell’abitare sostenibile viene dall’Olanda ed esteticamente non è affatto un gran che. I moduli abitativi, infatti, sono ricavati dai container, non il massimo in termini di morfologia. Tuttavia, risponde alle esigenze di chi cerca una casa sostenibile e a prezzi che i progettisti considerano accessibili: 2.500 euro al metro quadro.
È pensata, in particolare, per le esigenze dei più giovani, che si trovano a fare i conti con affitti sempre più cari e un mercato immobiliare inaccessibile. Ecco perché la squadra di Sustainer Homes, composta da 4 giovani olandesi (due sociologi, un architetto e un esperto di tecnologie sostenibili) ha ideato e realizzato una casa-container a basso impatto ambientale e ad alta efficienza energetica del tutto autosufficiente.
«Nei prossimi anni, saremo in grado di realizzare il nostro sogno di creare case e comunità sostenibili in tutto il mondo», sono convinti i membri della start up.
In questi giorni il primo prototipo è stato presentato al pubblico: si tratta di una struttura da 30 metri quadri (prezzo: 75 mila euro) per una o due persone, assemblata recuperando i container per il trasporto merci e arricchendoli con materiali ecologicamente compatibili. Gli interni, ad esempio, sono stati coperti da pannelli Ecoboard derivati dal recupero e dal trattamento dei rifiuti agricoli. Sono idrofughi e ignifughi, biodegradabili e riciclabili. Le vernici sono eco-friendly perché a base di olio di lino, per i rubinetti non è stato utilizzato piombo e le sedie sono costruite con materiale di vecchi frigoriferi.
Il tetto si occupa di rendere energeticamente indipendente la casa: su di esso sono montati un impianto solare e uno eolico, in grado di generare fino a 5 mila kWh l’anno. Gli impianti si appoggiano ad una batteria che stocca l’energia in eccesso per liberarla nei momenti in cui sole e vento vengono a mancare. Sempre tramite il tetto viene raccolta e filtrata l’acqua piovana, mentre per climatizzare l’ambiente è stata installata una pompa di calore, abbinata ad un buon isolamento termico del container.