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Capacity Payment, il Mise firma il decreto

Capacity Payment, il Mise firma il decreto(Rinnovabili.it) – Firmato il Decreto Ministeriale sul Capacity Payment, vale a dire il contributo dato alle centrali tradizionali  per premiarne la disponibilità di generazione nei giorni critici  sul fronte dei consumi. O detta in altre parole una remunerazione della generazione elettrica “di riserva” necessaria alla sicurezza del sistema, assegnata a prescindere dall’effettivo contributo.

Il comma 153 della Legge di Stabilità – entrata in vigore all’inizio dell’anno – ha introdotto il meccanismo di capacità transitorio prevedendo che il supporto al termoelettrico sia applicato “nella misura strettamente necessaria a garantire la sicurezza del sistema elettrico e la copertura dei fabbisogni effettuata dai gestori di rete e senza aumento dei prezzi e delle tariffe  dell’energia  elettrica  per  i clienti finali”.

 

Lo stesso comma incaricava il Ministro dello Sviluppo economico di definire, a partire dalle proposte dell’AEEGSI, condizioni e modalità per la definizione di un sistema di remunerazione  di  capacità produttiva in grado di  fornire gli adeguati servizi di flessibilità. Il provvedimento, firmato oggi dal viceministro De Vincenti, approva la proposta di disciplina del sistema di remunerazione del capapcity payment trasmessa da Terna lo scorso 21 settembre 2013, con una serie di condizioni: la valutazione di adeguatezza della capacità deve tenere conto degli “effetti positivi derivanti dallo sviluppo delle reti e delle interconnessioni con l’estero; il sistema deve promuovere “l’adozione di assetti e tecnologie efficienti e la partecipazione anche della generazione distribuita a fonti rinnovabili, dotata dei requisiti funzionali e contribuire all’adeguatezza del sistema.” Il decreto richiede, inoltre, che l’individuazione del valore massimo e di quello minimo del premio sia finalizzato alla riduzione dei costi del sistema e degli oneri a carico dei consumatori, con verifica degli effetti prodotti.

A Terna il compito di effettuare le valutazioni aggiornate in merito all’adeguatezza della capacità produttiva, mentre il GSE elaborerà degli indicatori per il monitoraggio degli effetti sulle dinamiche di mercato. Il provvedimento dispiegherà i suoi effetti a partire dal 2018-2019.

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