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Chicago, il campus a energia positiva ruota attorno alla fattoria urbana

Chicago, il campus a energia positiva ruota attorno alla fattoria urban

 

(Rinnovabili.it) – Quale design per rispondere alle esigenze di un approccio educativo olistico e attento all’ambiente? Attorno a questa domanda ruota il progetto per il nuovo campus dell’Academy for Global Citizenship (AGC) di Chicago. A cimentarsi nell’impresa è Studio Gang, che prevede di ultimare i lavori entro il 2018 trasformando l’istituto in un edificio a energia positiva che gravita attorno a un ettaro di fattoria urbana.

 

Chicago, il campus a energia positiva ruota attorno alla fattoria urbanL’AGC ha tra i suoi principi cardine la convinzione che per creare un mondo migliore e più sostenibile sia necessario partire fin da piccoli. In questo senso l’istituto che ha sede nel quartiere Garfield Ridge di Chicago incoraggia i suoi studenti ad agire cercando di ottenere il maggior impatto positivo sul’ambiente che li circonda. Un curriculum di studi decisamente pratico, che procede con sperimentazioni continue, per prove ed errori.

Su questo punto si è agganciata la riflessione di Studio Gang. Il progetto prevede una serie di spazi dedicati all’apprendimento sia interni che all’aperto, tutti articolati intorno alla grande corte centrale. Non esistono confini o barriere tradizionali, fisse a dividere questi spazi, così da incentivare tanto i momenti educativi collettivi quanto quelli individuali.

 

Cuore del progetto, così come dell’intero campus, è la grande fattoria urbana che si estende per oltre 12.000 mq, più di un ettaro. Non solo è parte integrante del curriculum degli studenti (la devono coltivare e prendersene cura quotidianamente), ma ha l’obiettivo di fornire la maggior quantità possibile di frutta e ortaggi per la mensa del campus.

Inoltre, Studio Gang ha prestato particolare attenzione durante la scelta dei materiali da costruzione e dei finimenti interni, preferendo ogniqualvolta fosse possibile prodotti provenienti da fonti locali e con la minor impronta di carbonio. Infine, il campus punta a produrre a regime più energia di quanta ne consuma grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili (si prevede di impiegare moduli fotovoltaici e geotermico). A ciò si aggiunge l’orientamento progettato in funzione della regolazione del guadagno di calore e il riciclo e riuso delle acque piovane.

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