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Il calcio inglese guarda al greenbuilding grazie a Zaha Hadid

Lo studio dell'archistar Zaha Hadid ha firmato il progetto di uno stadio inglese quasi interamente realizzato in legno e alimentato da fonti rinnovabili

Il calcio inglese guarda al greenbuilding grazie a Zaha Hadid

 

(Rinnovabili.it) – Lo studio dell’archistar Zaha Hadid è stato selezionato per completare il nuovo stadio dei Forest Green Rovers, squadra inglese che milita in quinta divisione, il campionato semiprofessionistico britannico. Nonostante il team sia sconosciuto ai più e non abbia mai conquistato vittorie eclatanti, il suo nome guadagnerà un posto di tutto riguardo nel mondo del greenbuilding.

Nomen omen, verrebbe da dire. Infatti il nuovo complesso sportivo dei Forest Green Rovers sarà realizzato quasi completamente in legno. Non solo: situato nel paese di Stroud, nel Glouchestershire, sarà il cuore di un eco-parco interamente dedicato al connubio tra attività sportiva e tecnologia green, per un investimento totale di circa 100 milioni di sterline.

 

Il calcio inglese guarda al greenbuilding grazie a Zaha Hadid

 

Il progetto è stato fortemente voluto dalla società calcistica. “L’aspetto eccezionale di questo stadio è che sarà quasi interamente realizzato in legno, è la prima volta al mondo che un progetto del genere vedrà la luce”, ha commentato il presidente della società Dale Vince, sottolineando anche i vantaggi di un’architettura green: “L’importanza del legno non risiede soltanto nel fatto che si tratta di un materiale naturale, ma ha anche un’impronta di carbonio estremamente bassa”.

Tutte le parti strutturali tradizionalmente costruite in cemento o acciaio saranno rimpiazzate dal legno, così come gli spalti. Lo studio erede di Zaha Hadid ha ideato un design d’avanguardia, con la minima elevazione sul terreno possibile, concepito per completare il paesaggio già esistente. La copertura superiore è costituita da una membrana trasparente, che aiuta tappeto erboso per crescere naturalmente. L’arena inoltre è stata progettata per consentire l’espansione futura: inizialmente prevede spazio per 5mila spettatori, ma può eventualmente raddoppiare di dimensioni, a seconda del successo del club. Inoltre, l’intero complesso sarà alimentato esclusivamente da fonti di energia rinnovabili.

Questo modello di greenbuilding è anche una sorta di “vendetta” postuma per l’archistar mancata alla fine di marzo. Infatti un suo progetto per uno stadio in Giappone era stato scartato a favore della proposta di un’altra archistar, Kengo Kuma, che intendeva appunto impiegare il legno come principale materiale per l’arena. Zaha Hadid ha firmato altri importanti progetti in legno, tra cui un auditorium a Baku dalla geometria vorticosa, permessa dal largo impiego di legno ingegnerizzato MDF.