(Rinnovabili.it) -E’ stata inaugurata oggi la Brick House, uno dei sei esempi di bioarchitettura parte del progetto Mini-CO2 sviluppato dagli architetti danesi di Leth & Gori, in collaborazione con Buro Happold e dedicata alla realizzazione di case ecosostenibili a prezzi accessibili con un bassissimo impatto ambientale.
Costruita a Nyborg, in Danimarca, la Brick House è stata pensata per resistere a cinque generazioni di proprietari, eliminando qualsiasi esigenza di manutenzione addirittura per i primi 50 anni, per arrivare ad una percentuali minima dopo 150 anni.
Aspettative davvero impressionanti per una bioarchitettura che punta prima di tutto a ridurre le sue emissioni complessive quasi del 100%. Così come le sue cinque sorelle, la Brick House reinterpreta i materiali e le tecniche costruttive della tradizione locale, per adattarle alle nuove esigenze contemporanee, aiutando gli abitanti a ridurre la propria impronta di carbonio senza particolari sforzi.
Brick House si sviluppa come una casa viva, in grado di respirare, costruita combinando legno compensato e blocchi di argilla a vista. Sfruttando questo sistema costruttivo in argilla e mattone viene creata una parete esterna solida, omogenea e semplice, proprio come da tradizione, generando un involucro esterno praticamente in grado di respirare. Evitando la giunzione di differenti materiali, la bioarchitettura Brick House, elimina anche il problema dei ponti termici e degli errori di costruzione solitamente causati da questo tipo di sviluppi.
Costruire senza manutenzione assicurando anche il massimo comfort e qualità della vita interna, puntando alla massima efficienza ed al minimo impatto dei materiali, sono le caratteristiche che identificano la Brick House.