(Rinnovabili.it) – Dopo il successo della “Vertical Forest” milanese dell’architetto Stefano Boeri, l’esperienza sarà ripetuta. Un nuovo bosco verticale, rigoglioso e accattivante, crescerà a Losanna portando la natura al 36esimo piano del grattacielo sostenibile.
Stesso gioco di terrazze, stessa destinazione d’uso residenziale, stessi alberi di alto fusto, stessa ortogonalità del disegno della facciata. Il progetto svizzero assomiglia molto a quello milanese e forse proprio per questa sua caratteristica ha vinto il concorso di progettazione per un nuovo grattacielo a Chavannes-Près –Renens.
Il nuovo bosco verticale di Stefano Boeri Architetti si chiamerà “La Tour des Cedres”, perché tra le tipologie arboree selezionate ci saranno ben quattro specie di alberi di cedro. La scelta delle piante ad alto fusto è originata dalla capacità delle essenze vegetali di ridurre l’inquinamento urbano, combattere l’effetto isola di calore e favorire la biodiversità nell’ambiente urbano. Uccellini ed insetti nel bosco verticale trovano una casa accogliente, mentre le piante sequestrano carbonio e filtrano particolato ed inquinanti.
Il bosco verticale svizzero si differenzia dall’esperienza milanese per il massiccio uso del vetro e per i volumi che aggettano andando a formare le terrazze verdi. Lo sfalsamento dei volumi ed il ripetersi di un modulo base, rende il nuovo grattacielo allo stesso tempo dinamico e massiccio.
Il bosco verticale di Losanna in numeri
La superficie complessiva della torre verde sarà di circa 3000 mq su 36 piani. Le residenze ad alta efficienza energetica si appoggiano su una base vetrata che rende leggero e quasi impercettibile l’attacco a terra della struttura. Sulle terrazze della torre verde ci saranno oltre 24.000 piante delle quali più di cento saranno alberi di cedro. Intorno al grattacielo dei cedri il progetto di Boeri prevede un centro commerciale ed un parco che circonda una serie di palazzine più basse.