Il lancio del prodotto è previsto per l’inizio del 2017. A partire da sabbia e batteri, BioMason ha creato un mattone autopulente che assorbe CO2
(Rinnovabili.it) – Sta per arrivare sul mercato il mattone che promette di portare la rivoluzione nel mondo della bioedilizia. BioMason è il progetto di una start-up omonima della Carolina del Nord che continua a raccogliere fondi per la ricerca e lo sviluppo dal 2012. D’altronde il loro obiettivo non è certo dei più semplici: creare dei mattoni che “crescono” da soli, esattamente come fanno i coralli, ma a partire da ingredienti semplici come sabbia e batteri.
Adesso la fondatrice e ceo di BioMason Ginger Krieg Dosier si è sbilanciata e fissa all’inizio del 2017 il lancio sul mercato del mattone biologico. Nel frattempo l’impianto-pilota dell’azienda continua a “allevare” 1.500 pezzi la settimana su cui i ricercatori testano volta per volta i miglioramenti introdotti, il tutto con un ciclo di produzione che abbatte le emissioni e a rifiuti zero.
I vantaggi di BioMason per la bioedilizia
BioMason al contrario cresce come un corallo e non deve essere cotto. Alla sabbia versata in appositi stampi vengono aggiunti dei batteri e nutriti con una soluzione specifica. Questi, nutrendosi e avvolgendo i granelli di sabbia, creano cristalli di carbonato di calcio. In 48-72 ore il mattone raggiunge le dimensioni ottimali e dato che è un elemento ancora vivo, conserva la capacità di assorbire gli agenti inquinanti e quindi pulire l’aria. L’ideale per facciate autopulenti. Secondo le stime di Dosier, la diffusione di BioMason nella bioedilizia su larga scala potrebbe ridurre le emissioni globali di CO2 del 40%.