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Bioedilizia: la canapa migliora l’isolamento senza pesare sull’ambiente

Test su pareti “imbottite” di canapa hanno dimostrato una riduzione del 20% della trasmittanza termica e una buona permeabilità al vapore acqueo

Bioedilizia: la canapa migliora l’isolamento senza pesare sull’ambiente

 

 

(Rinnovabili.it) – La bioedilizia ha fatto della canapa uno dei suoi materiali d’elezione. Le fibre di questa pianta hanno buone proprietà isolanti e dimostrano una notevole resistenza a sforzi, tensioni e deformazioni. Non sorprende quindi che siano proprio queste caratteriste ad averla resa protagonista di un nuovo studio dedicato al settore del greenbuilding.

Parliamo del progetto EFFEDIL, nell’ambito del quale il Centro Ricerche ENEA di Brindisi ha valutato i vantaggi dell’impiego della canapa in alternativa ai minerali comunemente impiegati nella coibentazione. I test effettuati nel laboratori pugliesi non solo hanno dimostrato che le fibre di canapa migliorano le prestazione energetiche dell’edificio, ma hanno sottolineato come comportino  dei benefici in termini di impronta ambientale. “Con questo studio – spiega Patrizia Aversa dell’ENEA – abbiamo potuto verificare che la canapa migliora l’isolamento termico del laterizio, attenuando di circa il 30% il flusso termico, ossia la quantità di calore che passa attraverso un materiale in un dato momento, e diminuendo del 20% la trasmittanza termica, vale a dire la facilità con cui un materiale si lascia attraversare dal calore”.

 

Alla bassa conducibilità termica vanno aggiunta altre due caratteristiche peculiari di questa pianta: ha una buona permeabilità al vapore acqueo, che permette una maggiore traspirazione e resistenza ai batteri. Permettendo così di evitare la formazione di condensa e muffe. 

Inoltre, è stata riscontrata una minore velocità di propagazione delle fiamme, in caso di incendio, spiega l’Enea, aggiungendo: la coltivazione della canapa è benefica sia per la biodiversità (favorisce l’impollinazione delle piante), che per l’agricoltura in sé (le particolari radici riescono a penetrare in profondità, “areando” naturalmente il suolo e “assorbendo” le sostanze inquinanti nelle aree di bonifica. “Grazie al progetto EFFEDIL – sottolinea Vincenza Luprano dell’ENEA – oggi sappiamo che, oltre che per il suo potenziale di isolamento, la canapa è un materiale ideale per costruire edifici sempre più sostenibili in un’ottica di economia circolare”.