(Rinnovabili.it) – Gli studenti del Citylab dell’università californiana UCLA di Los Angeles hanno progettato BIhOME, la casa da costruire nel giardino delle case unifamiliari americane per ospitare parenti o inquilini in uno spazio sostenibile che incoraggia la biodiversità.
Solamente a Los Angeles, più di 500.000 case unifamiliari avrebbero la possibilità di installare questa depandance sostenibile dalle forme moderne e dall’altissima efficienza energetica e se si diffondesse questo modello di sviluppo urbano si potrebbe far fronte in modo ecologico all’aumento vertiginoso dei prezzi in città dovuto alla speculazione edilizia.
Le caratteristiche della casa della biodiversità BIhOME
Una struttura metallica è il supporto per le pareti in doppio strato di ETFE – un polimero estremamente durevole e riciclabile che garantisce ottime prestazioni isolanti – incorniciate da cerchi di carta riciclata trattata che possono anche diventare pareti vegetali. Lo strato esterno di ETFE può anche essere stampato con celle fotovoltaiche, in modo che la casa da backyard possa anche produrre autonomamente l’energia per soddisfare le esigenze degli inquilini.
All’interno le luci sono diodi LED, la cucina ricicla le acque grigie, il bagno ha un sistema di compostaggio e l’allaccio alla rete idrica si può realizzare semplicemente collegando un tubo da giardino alla struttura.
La piccola casa di 32 mq è stata studiata per favorire la biodiversità nell’habitat cittadino, infatti nei cilindri di carta riciclata, nelle rocce alla base dell’abitazione e nella parete verde possono trovare riparo uccellini, pipistrelli ed insetti.
Tra gli aspetti più interessanti della BIhOME ci sono la leggerezza, la possibilità di trasportare facilmente la struttura da un posto all’altro, la modularità e la flessibilità, per permettere alla costruzione di adattarsi alle esigenze di tutti i tipi di clientela.
L’impatto ambientale di questa casa da giardino 100% riciclabile paragonato a quello dei prefabbricati più venduti negli Usa è di gran lunga inferiore, basti pensare che la quantità di particolato liberata in atmosfera per la costruzione di una casa tradizionale delle stesse dimensioni ammonta a 10,605 kg mentre per la BIhOMe solamente a 500kg.
