Abitazioni a km zero, a basso costo, con argilla del territorio. È la rivoluzione di BigDelta 12, la stampante 3D made in Italy in mostra nel ravennate
(Rinnovabili.it) – Costruire case a km zero, con materiali provenienti dal territorio e a prezzi molto più accessibili di quelli attualmente “di mercato”. È l’obiettivo di BigDelta 12, la stampante 3D più grande del mondo, progettata dalla Wasp (World’s Advanced Saving Project) di Massa Lombarda, che la presenta oggi nella cittadina romagnola. Wasp ha organizzato un raduno dal 18 al 20 settembre, con workshop, conferenze, concerti e spettacoli all’ombra della struttura, alta 12 metri e vessillo della MakerEconomy.
«Wasp in questi anni ha fatto del concetto di auto-produzione e di conoscenza condivisa il cuore del progetto – spiegano i titolari – e propone una visione molto più estesa rispetto a quella di una casa a costo zero. Stiamo parlando di un nuovo modello in cui tutto può essere autoprodotto grazie a soluzioni condivise fornite dalla stampa 3D e legate alla necessità primarie: lavoro, salute e abitazioni».
La BigDelta 12, che sarà in mostra anche dal 25 al 27 settembre alla Biennale dell’eresia di Orvieto, può costruire case a partire dall’argilla reperita sui territori, dalla porcellana o dalla ceramica, con un abbattimento dei costi rispetto alle cugine in muratura o in legno. Si sta sperimentando anche con paglia e terra. Bastano due operatori ad azionarla e secondo i suoi creatori, un team di giovani guidato dall’artigiano di 55 anni Massimo Moretti, «la realizzazione della BigDelta è molto più che un sogno realizzato se consideriamo che le stime internazionali prevedono entro il 2030 una rapida crescita della richiesta di alloggi a prezzi accessibili ed adeguati per oltre 4 miliardi di persone con un reddito annuo sotto i 3000 dollari. Per soddisfare questa domanda le Nazioni Unite stimano che per i prossimi 15 anni vi sarà un fabbisogno giornaliero di 100.000 unità abitative».
La BigDelta ha già destato le attenzioni del governo: il ministero della Difesa le ha trovato subito un impiego: sta mettendo a punto un progetto per la realizzazione di case repellenti agli insetti. Questo genere di costruzioni permetterà di aiutare la popolazione in aree disastrate dove aumenta il rischio di infezioni. La sfida ora è alimentarla con le energie rinnovabili, ma Wasp è sulla buona strada: «I bracci della BigDelta trasportano all’incirca 70 kg – spiega l’azienda – per un consumo ridotto equivalente a circa 300 watt, perfettamente gestibile quindi con una batteria e pochi metri quadri di pannelli solari». La super stampante 3D arriverà anche a Roma, dal 17 al 18 ottobre, per la Maker Faire 2015.