Otto corpi che si fondono alternando tetto giardino a terrazze panoramiche, mettendo in pratica la vera progettazione passiva. L’ecoMuseo di BIG vincitore del concorso di Montpellier.
(Rinnovabili.it) – Saranno gli architetti danesi di BIG Bjarke Ingels Group a progettare il nuovo ecoMuseo di Montpellier, la Cité du Corps Humain, dimostrando ancora una volta, le numerose potenzialità dell’architettura sostenibile e partecipata.
I render del Museo mostrano un progetto sviluppato in otto corpi principali che si fondono organicamente in un unico livello seguendo una linea morbida, quasi a rappresentare due mani che si intrecciano.
“Come la miscela di due sostanze incompatibili, olio e aceto”, afferma Bjarke Ingels BIG, così le coperture dei due corpi alternati saranno una pavimentata e l’altra ricoperta da un giardino pensile, generando un effetto visivo assolutamente unico.
Applicando i principi di progettazione passiva, l’ecomuseo progettato di Montpellier sarà orientato in maniera tale da captare la massima illuminazione naturale possibile, evitando però problemi di abbagliamento o surriscaldamento grazie ad una serie di lamelle in fibra di cemento disposte singolarmente a ricoprire tutte le facciate secondo una precisa angolazione calcolata a partire dall’orientamento del Sole.
Il manto erboso in copertura e l’involucro ad alte prestazioni, permetteranno di mantenere sotto controllo i consumi energetici, mantenendo il perfetto comfort all’interno dell’ecoMuseo e mettendo a proprio agio i visitatori impegnati nelle più svariate attività.
Sviluppata sui 7.800 mq, la Cité du Corps Humain di BIG dovrebbe essere ultimata entro il 2018, dopo due anni di lavori (dal 2016) nell’ambito della maxi riqualificazione Parc Marianne.