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Biennale, così il Montenegro tutela la biodiversità della salina

Il sito di Bajo Sekulic è tappa fondamentale tra Africa e nord Europa per oltre 250 specie di uccelli migratori. Il padiglione del paese dei Balcani ospita 3 progetti per salvaguardare ambiente e fauna

https://www.labiennale.org/it/Home.html

 

(Rinnovabili.it) – Prima la dissoluzione della Yugoslavia, poi 10 turbolenti anni di guerra nei Balcani, e infine la corsa ai profitti facili di investitori privati montenegrini e l’invasione di sale ben più economico in arrivo dalla Cina. La Biennale 2016 di Venezia srotola la storia dell’ex salina Bajo Sekulic, vicino a Ulcinj nel sud del Montenegro, dagli albori negli anni ’20 fino a 2012, quando il sito è stato abbandonato. Creando un problema enorme: la grande salina è tappa obbligata per ben 250 specie di uccelli migratori – la metà di quelle censite in Europa, e 70 delle quali sono protette da apposita direttiva Ue – la cui sopravvivenza adesso è a rischio.

Anche quando non ha più funzionato come salina, nell’impianto veniva regolarmente pompata acqua di mare (con pesci e crostacei di cui si nutrono gli uccelli) e veniva fatta una minima manutenzione del delicato sistema di infrastrutture. Ma dal 2012 l’area è rimasta a secco: senza acqua questo deserto di sale è inservibile per gli uccelli.

Il padiglione del Montenegro alla Biennale 2016 di Venezia, curato da Bart Lootsma e Katharina Wienberger, ospita 3 progetti di recupero sostenibile del sito di Solana Ulcinj, con un occhio di riguardo per la salvaguardia della biodiversità. Li firmano gli studi ecoLogicStudio di Londra, LOLA di Rotterdam e LAAC di Innsbruck.

 

Biennale, così il Montenegro tutela la biodiversità della salina

Solana Open Aviary di ecoLogicStudio

La proposta fa largo uso di tecnologie per identificare le specificità del sito e le criticità alle diverse scale, ad esempio con il tracking dei volatili, il monitoraggio della composizione fisico-chimica del terreno e la sua modellazione tramite robot. Fa anche uso delle immagini del satellite Sentinella2, in grado di rilevare nel tempo le variazioni dei processi biochimici del terreno e delle acque. La modellazione dovrà seguire tali indicazioni per far diventare l’ambiente accogliente anche per altre specie di uccelli.

 

Biennale, così il Montenegro tutela la biodiversità della salina

The Cloud of Saline Species di LOLA

Questo progetto è improntato ad avviare un meccanismo circolare, le cui tappe sono il recupero e il riavvio del sito industriale (solo in una porzione della salina e per produrre un sale di alta qualità che garantisca un’entrata fissa), il pompaggio di acqua marina 12 mesi l’anno, quindi il ripristino della fauna e la tutela della biodiversità cui vengono abbinate le necessarie, leggere infrastrutture per rendere il sito fruibile dai turisti.

 

Biennale, così il Montenegro tutela la biodiversità della salina

Coexistence di LAAC

Il primo passo è la scansione digitale della superficie del sito, da integrare all’interno di un museo della salina per mostrare il passaggio continuo lungo il confine naturale-artificiale. La proposta prevede anche il recupero di parte del sito.