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Dalla BEI 570 mln a Terna per la rete del Mezzogiorno

Dalla BEI 570 mln a Terna per la rete del Mezzogiorno(Rinnovabili.it) – Nuova tranche di finanziamenti da parte delle BEI a favore del sistema energetico italiano. La Banca Europea degli Investimenti ha firmato ieri, 8 luglio, un accordo con Terna, la società di gestione della rete elettrica del BelPaese, per un prestito da 570 milioni di euro da investire nel Sud Italia. Nel dettaglio, il finanziamento rientrerà nel piano quinquennale 2012-2016 di Terna finalizzato al rafforzamento del network italiano di trasmissione di energia elettrica. Del valore superiore al miliardo di euro, il piano prevede l’implementazione di 15 distinti progetti – per lo più localizzati nelle cosiddette Regioni Convergenza: Campania, Puglia, Sicilia e Calabria – comprendenti l’elettrodotto a 380 kV Foggia- Benevento, tra Puglia e Campania e  l’elettrodotto a 380 kV Trino – Lacchiarella, tra Lombardia e Piemonte i cui cantieri sono stati avviati già nel 2012.

 

Sicurezza e ammodernamento della rete sono le parole chiave che caratterizzeranno questo nuovo quinquennio di Terna come dimostra il progetto principale inserito nel programma: l’interconnessione Sorgente-Rizziconi, il tratto di rete che collega la principale isola italiana, la Sicilia, alla Calabria. Questo progetto, per la sua valenza, è anche destinatario di una sovvenzione dell’Unione Europea di 110 milioni all’interno dell’EERP (European eenrgy programme for recovery).

 

“Il prestito a Terna nel suo complesso rientra tra le priorità di intervento della Banca dell’Unione europea, principalmente per due aspetti. Da una parte l’attenzione per il sostegno che la BEI dà ai piani di miglioramento delle reti elettriche, fondamentali per la riduzione dei costi dell’energia elettrica e i differenziali di prezzo tra le diverse aree, e la cui efficacia è rivolta anche alla miglior connessione alla rete dei sistemi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Con il risultato finale di una diminuzione delle emissioni di anidride carbonica”, commenta l’istituto bancario. Dall’altra, la localizzazione geografica nel Mezzogiorno d’Italia di oltre i due terzi degli investimenti s’inserisce nel filone di interventi fondamentali, sin dalla sua nascita, della BEI: il finanziamento delle Regioni meno sviluppate per una crescita socio-economico armoniosa dell’Unione europea”.

 

Ricordiamo che nel Piano quinquennale rientrano anche l’investimento di circa 1 miliardo di euro per la realizzazione di sistemi di accumulo a batterie per 240 MW.

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