Il nuovo dispositivo, messo a punto dall'Accademia cinese delle Scienze e offrirebbe, rispetto alla tecnologia al litio, minor peso, volume e costo di fabbricazione, e una maggiore densità energetica
Per il team che ha lavorato al progetto, e che ha pubblicato i risultati su Advanced Materials Energy, si tratta di una passo avanti fondamentale, soprattutto se si considera lo smaltimento delle batterie: la maggior parte dei dispositivi di energy storage contengono metalli tossici nei loro elettrodi che comportano costi di smaltimento non in differenti. Inoltre, “rispetto alle batterie al litio convenzionali, la AGDIB mostra un evidente vantaggio in termini di costi di produzione (~ 50 per cento più bassi), di densità specifica (~ 1.3-2.0 volte maggiore ), e di densità energetica (~ 1,6-2,8 volte maggiore)”, spiega Yongbing , leader del team di ricerca. Il meccanismo alla base di questo dispositivo segue un duplice processo: intercalazione/lega ionica.
Nei primi test il team ha stimato approssimativamente che il sistema è in grado di fornire una densità di energia di ~ 222 kg Wh -1 ad una densità di potenza di 132 W kg -1 , e ~ 150 Wh kg -1 a 1200 W kg -1 . In altre parole, rispetto al agli ioni di litio commerciali (~ 200 kg Wh -1 a 50 W kg -1 , e ~ 100 Wh kg -1 a 1000 W kg -1 ) e ai condensatori elettrochimici (~ 5 Wh kg -1 a 5000 W kg -1 ), l’AGDIB ha mostrato un significativo miglioramento delle prestazioni.