(Rinnovabili.it) – Il sogno di un futuro in cui tutto l’hi-tech sia invisibile all’occhio umano diventa più vicino a essere realtà. Il merito è di un team di ricercatori dell’Università di Yale, che ha compiuto un grosso passo avanti verso la creazione di una batteria trasparente. Nel dettaglio Forrest Gittleson, esperto di chimica e ingegneria ambientale e il suo gruppo hanno messo a punto una tecnica per rendere trasparenti gli elettrodi di una normale batteria agli ioni di litio. I loro risultati sono pubblicati on-line sulla rivista scientifica ACS Nano.
Nel loro lavoro, gli scienziati sono ricorsi ad un processo di assemblaggio chiamato Spin Spray Layer-by-Layer (SSLBL) che consiste nello spruzzare, su supporti rotanti, polielettroliti e soluzioni nano-colloidali per creare pellicole ultrasottili. In questo specifico caso hanno creato un thin film trasparente di nanotubi di carbonio a parete singola e nanofili di vanadio pentossido, affinché funzionassero come anodi e catodi della batteria. Il risultato è stato un successo. E questo processo, relativamente nuovo, vanta tempi brevi, la riduzione degli sprechi di materiale, e un’alta efficienza e precisione.
Ovviamente, spiegano gli scienziati, ci sono ancora grandi sfide da superare prima di poter produrre in larga scala i dispositivi trasparenti. “L’ostacolo più grande che abbiamo di fronte è migliorare la conduttività di questi elettrodi sottili”, ha spiegato Gittleson. Per risolvere questo problema, i ricercatori stanno studiando una nuova architettura a “sandwich” che integri i livelli conduttivi in carbonio con i materiali catodici attivi al fine di migliorarne le prestazioni.
Il passo successivo sarà invece la creazione di un elettrolita trasparente, il terzo componente principale di una batteria. “La natura ha già dimostrato che i sistemi complessi possono essere trasparenti. All’inizio di quest’anno hanno scoperto, in Costa Rica, una nuova specie di rana di vetro con la pelle traslucida. Se attraverso l’evoluzione la natura può realizzare tutto questo, dovremmo essere in grado di farlo anche noi con un’attenta progettazione.