L’Istituto finanziario ha accettato una nuova strategia energetica che limiterà i fondi dedicati alle centrali elettriche a carbone se non in "rare circostanze"
(Rinnovabili.it) – Meno finanziamenti alle inquinanti centrali a carbone. La Banca Mondiale ha deciso di re-impostare la propria strategia in tema energetico, modificando le politiche di prestito per i progetti di nuove centrali elettriche a carburanti fossili. L’obiettivo dell’Istituto finanziario è quello di limitare il sostegno finanziario a “rare circostanze”, ovvero unicamente a quei Paesi che non dispongono di “alternative praticabili” al carbone, nel tentativo di bilanciare gli sforzi ambientali con le esigenze energetiche dei paesi poveri.
Nel nuovo “Energy Sector Directions Paper”, il documento di indirizzo che viene aggiornato ogni 10 anni, la Banca indica un aumento del supporto all’energia idroelettrica, invertendo pertanto la vecchia decisione di abbandonare tali progetti; sotto la presidenza di Jim Yong Kim – il primo scienziato a capo dell’istituzione – la Banca sta mostrando un atteggiamento più aggressivo per stimolare l’azione sul cambiamento climatico. Secondo Kim, infatti, l’eradicazione della povertà non è un tema su cui si può agire senza fare i conti con un Mondo che diventa ogni giorno più caldo.
“Abbiamo bisogno di energia a prezzi accessibili per contribuire a porre fine alla povertà e per costruire una prosperità condivisa”, ha detto il presidente della World Bank. “Dovremo anche scalare gli sforzi per migliorare l’efficienza energetica e aumentare le rinnovabili in base alle esigenze e alle opportunità dei paesi”.
Il Paper afferma che il gruppo della Banca Mondiale farà ogni sforzo possibile per “minimizzare i costi finanziari e ambientali dell’espansione di un approvvigionamento energetico affidabile”, pur riconoscendo che “ogni paese dovrà determinare da solo il proprio percorso per raggiungere le sue aspirazioni energetiche”.